Jordan D. White sul rilancio degli X-Men: L'era dell'estinzione mutante è finita
Jordan D. White, supervisore delle testate degli X-Men, presenta il progetto Dawn of X ai lettori, decretando la fine dell'era dell'estizione mutante
Alpinista, insegnante di Lettere, appassionato di quasi ogni forma di narrazione. Legge e mangia di tutto. Bravissimo a fare il risotto. Fa il pesto col mortaio, ora.
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Ecco le dichiarazioni dell'editor in merito:
White - Il genere mutante è formato dalle persone più potenti del mondo, e gli X-Men sono la sua forza di difesa d'elite. Quindi la serie segue le gesta dei tutori dell'ordine più potenti in assoluto. I principali super eroi del mondo sono pronti ad affrontare ogni minaccia che incomba su di esso, che siano di portata planetaria oppure dell'umanità nei loro confronti. Il che li rende come gli Avengers... ma più numerosi e migliori.
Non vedo l'ora di scoprire in che modo il resto dell'Universo Marvel reagirà al nuovo status quo. Siamo felici che ci sia stata concessa la libertà di operare il rilancio in questo modo. Ora abbiamo una nuova situazione ormai stabile, e sono davvero entusiasta di vedere come le altre serie Marvel la rifletteranno. So che avrete modo di vedere personaggi mutanti spuntare nelle pagine di varie testate. Già lo hanno fatto, ma ne vogliamo ancora!Il nucleo del cast della serie è Ciclope. Lui è il centro di tutto, ma in ogni numero lo vedremo chiamare a raccolta i migliori e i più brillanti mutanti per affrontare le sfide che gli si parano di fronte. Avrà tutto il genere mutante a propria disposizione, e la cosa gli darà modo di sorprenderci in molti casi. Già avete visto la presenza di Vulcan, decisamente sorprendente. Ma fidatevi quando vi dico che il numero #5 vi lascerà a bocca aperta in questo senso, e sono impaziente di svelarvi gli eventi che metterà in moto. Nel numero #3, invece, vedrete un gruppo di criminali che nessuno, me compreso, poteva aspettarsi.
White parla di Krakoa e del fatto che molti dei peggiori nemici degli X-Men sono diventati ormai parte della nazione mutante, sotto una sola bandiera, il che significa una convivenza difficile e svariati pericoli che si preparano sotto la superficie, oltre ad antiche minacce pronte a fare capolino.
L'editor ha parlato delle varie serie che vanno a comporre il mosaico di Dawn of X, oltre all'ammiraglia X-Men. Ognuna, spiega, è pensata per stare in piedi con le proprie gambe, ma tutte sono coinvolte dalla medesima direzione. Marauders, Excalibur, X-Force, New Mutants e Fallen Angels trattano gruppi di mutanti con sfere di influenze diverse.
White - Negli ultimi dieci anni abbiamo vissuto molti momenti memorabili legati agli X-Men, ma perlopiù erano parte dello status quo che si è andato a creare con House of M. Io la definisco Extinction Era, e ora si è ufficialmente chiusa. Con House of X, Powers of X e ora Dawn of X ne esploriamo una nuova, in cui persino quegli elementi che somigliano a qualcosa che abbiamo già visto sono ripensati e ricontestualizzati. Jonathan Hickman è qui per dar vita a qualcosa che ci dia nuove prospettive, anche se costruisce sulla base del passato. E io credo lo stia facendo davvero.
Credo che la frase "Basta mutanti" abbia gettato un'ombra lunghissima su tutte le testate per anni e che abbia rappresentato un cambiamento importante. I mutanti sono passati dall'essere la minoranza destinata a diventare prima o poi la maggioranza a essere sull'orlo dell'estinzione. Questo ha cambiato in maniera potente il modo in cui le loro storie venivano scritte e il tono generale delle loro avventure.
Non voglio rivelare troppo del lavoro di Jonathan, ma posso dirvi che il ruolo dei mutanti nel mondo e quel che rappresentano per i lettori non possono rimanere identici per cinquant'anni di storie. E nemmeno per venti. Sono elementi che devono evolversi come fa la cultura popolare. Krakoa rappresenta il nuovo passo dell'evoluzione della cultura mutante.
Fonte: Newsarama