Joker: la particolare regola "imposta" da Joaquin Phoenix a Todd Phillips per l'ingaggio del cast

Il protagonista di Joker, Joaquin Phoenix, ha "imposto" una particolare regola a Todd Phillips per quel che riguardava il casting della pellicola

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Da un'intervista rilasciata da Josh Pais all'Hollywood Reporter focalizzata, ovviamente, su Joker, la pellicola con Joaquin Phoenix trionfatrice a Venezia e campione d'incassi al box-office è emerso un dettaglio circa la regola "imposta" dalla star sul set del film diretto da Todd Phillips o meglio, sulle assunzioni dei colleghi che avrebbero dovuto condividere con lui il luogo di lavoro.

Pais, che nel lungometraggio interpreta il boss di Arthur Fleck, ha spiegato al popolare magazine che il principio si basava, sostanzialmente, sul concetto di "non dobbiamo ingaggiare degli stro*zi".

Ho fatto la mia prima audizione con i responsabili del casting che si sono subito dimostrati entusiasti. Loro hanno poi passato la palla a Todd, con cui ho poi avuto un meeting. Mi disse "Ho amato la tua audizione. E volevo assicurarmi che tu non fossi uno stro*zo perché basta una sola persona negativa sul set per mandare all'aria le vibrazioni del tutto".

Nonostante il personaggio interpretato dall'attore possa rientrare a pieno titolo nella categoria, a quanto pare Pais ha però superato il test:

Joaquin aveva detto a Todd "Non mi interessa chi ingaggi, basta che ti assicuri che si tratti di un bravo attore e, soprattutto, che non siano degli stro*zi". Suppongo di aver superato la prova, no?

Joker, una selezione dei nostri approfondimenti sul film con Joaquin Phoenix:

La sinossi ufficiale:

“Joker” del regista Todd Phillips è incentrato sulla figura dell’iconico cattivo, ed è un film autonomo originale, diverso da qualsiasi altro film apparso sul grande schermo fino ad ora. L’esplorazione di Phillips su Arthur Fleck, interpretato in modo indimenticabile da Joaquin Phoenix, è quella di un uomo che lotta per trovare la sua strada in una società fratturata come Gotham. Durante il giorno lavora come pagliaccio, di notte si sforza di essere un comico di cabaret… ma scopre che lo zimbello sembra essere proprio lui. Intrappolato in un’esistenza ciclica sempre in bilico tra apatia e crudeltà, Arthur prenderà una decisione sbagliata che provocherà una reazione a catena di eventi, utili alla cruda analisi di questo personaggio.

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