Joker: Jeff Lemire e Andrea Sorrentino presentano Killer Smile
Andrea Sorrentino e Jeff Lemire presentano la miniserie Black Label Joker: Killer Smile, visione tematica e narrativa inusuale della nemesi di Batman
Alpinista, insegnante di Lettere, appassionato di quasi ogni forma di narrazione. Legge e mangia di tutto. Bravissimo a fare il risotto. Fa il pesto col mortaio, ora.
Ecco le ultime dichiarazioni dei due sull’argomento:
Lemire - Ho scritto parecchie cose per l’Universo DC, in passato, ma non ho mai avuto l’occasione di trattare personaggi legati a Batman, quindi questa opportunità è davvero entusiasmante, per me. Al di là di Batman in sé, Joker è probabilmente la figura più iconica di quell'ambito della DC. Ma non mi sento particolarmente intimidito da lui, solo contentissimo di tentare di fare qualcosa di nuovo e fresco, di consegnare ai lettori una visione personale del personaggio, celebrando al contempo le grandi storie di Joker del passato.
Quelle a cui guardo in particolare, come fonti di ispirazione, sono solo tre opere. Ovviamente c’è Killing Joke, la più strepitosa e significativa di tutti i tempi, la cui influenza non può essere ignorata. Ma ho riletto anche Joker di Brian Azzarello e Lee Bermejo, nonché la run su Batman di Steve Englehart e Marshall Rogers.Sorrentino – Volevamo prendere le distanze dagli elementi più sopra le righe della sua personalità per mostrare un uomo in grado di entrare sottopelle alle persone e insinuarsi nella mente delle sue vittime tramite le semplici parole. Come quel genere di psicopatici che sanno farti dare di matto anche se sono ammanettati a una sedia dietro una vetrata. Lo vediamo molto serio, specialmente all’inizio della storia. Ho fatto un sacco di studi sulle sue espressioni e sul suo linguaggio del corpo, per cercare di dare ai lettori una versione più subdola e realistica del personaggio. Questo è un nostro obiettivo anche visivamente.
Persino la Gotham e il Manicomio Arkham che vedrete nella storia sono private delle loro caratteristiche più gotiche per essere mostrate come luoghi reali. Penso e spero che risulti un approccio originale. La storia è un vero e proprio crescendo. L’esordio è molto lento, poi vediamo crescere la follia della situazione numero dopo numero. L’approccio del disegno, in termini di narrazione per immagini e organizzazione delle tavole, ne è un riflesso.Inoltre, Joker: Killer Smile racconta altre due linee narrative. Una è vista tramite gli occhi di Joker ed è la narrazione dei suoi più folli successi consegnata al Dottor Arnell. L’altra è più allegorica e introduce il misterioso Mr. Smiles ai lettori DC. Ogni linea narrativa è connotata da un diverso stile grafico, uno dei quali è qualcosa di completamente nuovo per me.
Lemire – Io e Andrea abbiamo sviluppato grande chimica reciproca nel corso della nostra lunga collaborazione, iniziata con la run su Freccia Verde. Da allora abbiamo continuato a crescere e sperimentare come team creativo, sia alla Marvel che grazie sul nostro progetto indipendente, Gideon Falls. Quel che più mi interessava di Joker è la sua influenza sulle persone, il modo in cui la sua follia è in grado di diffondersi come un’infezione, ridefinendo il mondo attorno a lui. Andrea è l’artista perfetto per tradurre questo concetto su pagina e piegare il realismo visivo della storia per esprimerlo in maniera nuova ed entusiasmante.
Volete sapere del Dottor Ben Arnell? Gran bel tipo. Non c’è niente che non vada nel caro, vecchio Ben Arnell. Starà benissimo, promesso. E probabilmente riuscirà a curare la follia di Joker, per cui la storia avrà un finale felice. Giuro.
Oppure… Ben Arnell potrebbe essere la via di accesso per i lettori verso il terrore e l’insania, un intero mondo di caos come Gotham non ne ha mai visti.
Joker: Killer Smile debutta negli Stati Uniti il 30 ottobre. Di seguito trovate le prime pagine del numero #1 diffuse dalla DC Comics.
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