John Ridley: The Other History of the DC Universe è una storia di speranza
The Other History of the DC Universe nelle parole di John Ridley, tra temi razziali contemporanei e messaggi di speranza senza tempo
Alpinista, insegnante di Lettere, appassionato di quasi ogni forma di narrazione. Legge e mangia di tutto. Bravissimo a fare il risotto. Fa il pesto col mortaio, ora.
Ridley - Com'è ovvio, ciò che ci accade intorno informa sempre in parte quel che raccontiamo. Ma questa storia avrebbe avuto lo stesso valore se fosse uscita all'indomani della morte di Trayvon Martin nel 2012, dei fatti di Ferguson o di quel che è successo recentemente a Baltimora. Per dirvi quanto spesso ci troviamo a parlare di intolleranza razziale.
E Fulmine Nero è molto vicino a me, in quanto uomo di colore di una certa età, ma tra i nostri personaggi ce ne sono molti che affrontano questioni identitarie, di inclusione di genere, problemi legati alla comunità LGBTQ e così via. Questa serie avrebbe sulle spalle una certa quantità di responsabilità in ogni caso, ma certamente il momento in cui ci troviamo ne aggiunge un po' e spero che l'opera sarà in grado di parlare a dovere del periodo.Scrivere questa storia, la mia prima ambientata nell'Universo DC, per me è stato un po' come chiudere un cerchio. Quando ero ragazzino non andavo molto bene a scuola e mia madre, un'insegnante, faticava molto a farmi leggere. Un giorno i miei genitori hanno scoperto che mi piacevano i fumetti e decisero che mi avrebbero comprato tutti quelli che avrei letto. Fu il mio primo incontro con delle letture regolari e fu importantissimo per coinvolgermi nel mondo della narrativa.
Ma ricordo anche il giorno in cui debuttò Fulmine Nero e l'impatto che ebbe su di me, ragazzino afroamericano, vedere un uomo di colore dipinto come un eroe. Un uomo di colore che si batteva per quel che era giusto e che, tra l'altro, era un insegnante nella sua vita privata, proprio come mia mamma.
Il tutto reso ancora più interessante ed eccitante dal fatto che il personaggio sia oggi protagonista di una serie TV.
Ridley - Molti dei personaggi di The Other History of the DC Universe non sono di primo piano ma ti fanno pensare spesso di meritarsi quella posizione. Sono orgoglioso di aver avuto la possibilità di rivisitarli e di riproporre eventi delle storie che ricordo con affetto dai tempi in cui ero molto giovane. Volevamo approcciare questa storia come se fosse il racconto di una serie di accadimenti reali, che prendono le mosse nei tardi anni Sessanta, con Jefferson Pierce che parla della sua infanzia, per poi accompagnarci fino ad Anissa Pierce, con cui la storia si conclude attorno al 2005 o 2006.
Tutto è trattato con grande realismo e ognuno dei personaggi che vedremo sarà il riflesso di un decennio specifico, dai Sessanta fino ai primi del Duemila. Soprattutto, volevamo che si trattasse di una vicenda piena di speranza e focalizzata sui trionfi, sulle relazioni, sugli individui che, per quanto sempre colpiti dalle difficoltà, alla fine riescono a rialzarsi, tutti insieme.
Ridley ha avuto, infine, parole di grandi soli per Giuseppe Camuncoli, che si è dimostrato in grado di ricreare, secondo il proprio puto di vista e la propria sensibilità, momenti iconici della storia DC, dando loro un'identità nuova, confermandosi, secondo lo sceneggiatore, un maestro nell'interpretare i sentimenti del suo collega come quelli dei personaggi.
Fonte: DC Comics