John Lafia è morto: il co-sceneggiatore di La Bambola Assassina e regista del sequel si è suicidato

John Lafia, co-sceneggiatore di La Bambola Assassina e regista del sequel, è morto: si è suicidato nella sua casa a Los Angeles

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John Lafia è morto il 29 aprile a 63 anni. Il regista e produttore cinematografico e televisivo si è tolto la vita a Los Angeles impiccandosi, ed è stato ritrovato nella cantina di casa sua. Comunica la famiglia a Deadline:

È con profonda tristezza che annunciamo la morte, mercoledì 29 aprile, di John J. Lafia, padre amorevole, sceneggiatore per il cinema e la televisione, produttore e musicista.

Nato il 2 aprile 1957, Lafia ha avuto un ruolo centrale nella scena musicale sperimentale di Los Angeles negli anni ottanta, frequentando nel frattempo la UCLA. Dopo gli studi ha diretto The Blue Iguana, proiettato nel 1988 fuori concorso al Festival di Cannes (fu il primo ruolo da protagonista di Dylan McDermott, nel cast anche Jessica Harper).

Lo stesso anno scrisse, insieme a Don Mancini e al regista Tom Holland la sceneggiatura di Child's Play (La Bambola Assassina): fu lui ha ideare il nome di Chucky per l'iconica bambola, e a scrivere la famosa frase "Ciao, mi chiamo Chucky, ti va di giocare?"

Lafia diresse anche il primo dei seguiti della saga, dirigendo poi anche film come Man's Best Friend (1993) e Corpse Killer, ambizioso progetto che combinava live action e grafica digitale. Negli anni successivi ha lavorato molto per la televisione.

Mancini ha commentato così la scomparsa del sodale:

Siamo devastati nell'apprendere della morte del nostro amico John Lafia. Ha avuto un ruolo centrale nella famiglia di Chucky, sin dall'inizio. Ha co-scritto con me e il regista Tom Holland il primo film, e ha diretto La Bambola Assassina 2, il più amato dai fan della saga. John era un artista incredibilmente generoso. Mi permetteva di seguirlo a ogni incontro e poi a metterlo in ombra sul set, mi ha insegnato di più sulla regia durante le riprese di quel film di quanto ho imparato in anni di scuola di cinema. John era anche una delle persone più curiose e creative che abbia mai incontrato, faceva sempre foto e proponeva idee.

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