John Howe parla di Narnia!

Il magazine francese SFX parla delle Cronache di Narnia intervistando il grande illustratore John Howe, scenografo del film. Inoltre, ecco alcune immagini dal cd Inspired By, uscito da poco...

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Le Cronache di Narnia - Il Leone, La Strega e L'Armadio

Fonte: Narniaweb.com

Tocca al noto illustratore John Howe, famoso per i suoi lavori riguardandi il Signore degli Anelli e la sua collaborazione alla realizzazione della trilogia di Peter Jackson, il compito di presentare Le Cronache di Narnia: il Leone, la Strega e l'Armadio ai lettori del magazine francese SFX, da sempre attento ai blockbuster hollywoodiani.

Il sito NarniaWeb ha tradotto in inglese e pubblicato l'intervista, ecco le parti più salienti tradotte a loro volta in italiano:

Da dove prende la sua ispirazione?

Ogni cosa è interessante, o meglio ogni cosa che invecchiando non si contraddice. Dopo cinquant'anni una tazza di plastica non sarebbe molto più interessante di adesso, ma se fosse stata fatta da un ceramista il discorso cambierebbe. Quello che intreressa a me sono gli oggetti creati a mano, perché vi rimane il tocco della persona che vi è stata coinvolta. Tutto ciò che è industriale non mi riguarda più di tanto. Ovviamente, si tratta di cose comode e piacevole. Ho qualsiasi comodità moderna a casa mia, semplicemente non mi ispira.

Per quanto riguarda i suoi lavori cinematografici, i registi le chiedono sempre di produrre un nuovo Signore degli Anelli?

Si e no. Vogliono la stessa cosa, ma diversa. E' una cosa molto strana. Il cinema stesso è un mondo davvero strano. Vogliono sempre cose che già conoscono, e allo stesso tempo vogliono sempre qualcosa di nuovo.

Come ha lavorato all'adattamento delle Cronache di Narnia?

Quando abbiamo iniziato, la sceneggiatura doveva ancora essere scritta. Così ci siamo basati completamente sul libro, anche perché quasi ogni cosa, esclusi piccoli particolari, sarebbe comparsa nel film. Con progetti di questo calibro il mio primo compito è quello di suggerire una ambientazione per il mondo, creare un vero e proprio nuovo mondo. Non è soltanto questione di organizzare la scenografia o gli storyboard. Bisogna realizzare le grosse strutture dell'universo dove verrà a svolgersi l'azione.

Nel film poi compaiono molte creature.

Sono tutte creature che conosciamo già. Minotauri, centauri. Quello che abbiamo fatto è stato prendere questo insieme disomogeneo e integrarlo in un mondo coerente. Non è che dovevamo prendere un centauro e infilarlo lì a destra, aggiungere un castello e mescolare. Si trattava di immaginare una intera cultura che supportasse ciascuno di questi elementi. Per esempio: com'è l'armatura di un centauro? Quale cultura l'ha sviluppata? E' molto sofisticata? E' un qualche equivalente delle nostre antiche civiltà greche o romane, o è più primitiva?

E qual'è la storia dietro a ciascun oggetto?

C'è chiaramente qualcosa da cui si può partire, e poi le cose iniziano a venire con naturalezza.
Ad esempio per i centauri abbiamo iniziato dalla cultura romana antica. Progettare i centauri per Guerre Stellari sarebbe un compito un pò differente. La maggior parte delle idee viene naturalmente con quello che si accumula negli anni. Ad esempio i colori, quello che adoro dei fantasy epici è che spesso partono dal passato storico o mitologico. Così quando si parla di materiali naturali come la pietra, il metallo e il legno, la questione dei colori è meno importante, perché viene da sé dopo che si hanno progettato forme e disegni.

Pensa mai alle difficoltà tecniche degli effetti speciali quando progetta una creatura?

Non nella fase iniziale, ma quese considerazioni vengono sollevate piuttosto in fretta. E' chiaro che se si trattasse di una produzione più ridotta si dovrebbero fare tante cose allo stesso momento: creare i concept pensando anche a come realizzarli. Questa produzione è come il Signore degli Anelli, se uno ha una buona idea ed è forte sa anche che avrà i soldi per realizzarla pienamente.

Quando conclude il suo lavoro ad un film?

Per Narnia sono intervenuto durante la preproduzione, mentre con Il signore degli anelli sono rimasto sino all'inizio delle riprese. Il sogno sarebbe poter seguire i miei concept fino alla fine, il che è possibile ora che esiste la postproduzione digitale. Siamo in una grande era: da un lato, i progressi dell'arte digitale hanno eliminato le barriere che una volta impedivano i grandi registi (numero di personaggi, trucco, costumi). Dall'altro, si può realmente fare tutto ora. Puoi mostrare sullo schermo ogni cosa ti salti in testa.

Lavora sempre con la carta o anche col computer?

Ho provato a lavorare al computer, ma non sono molto bravo. Sono un pò riluttante a riguardo, in quanto quando finisci il lavoro non hai in mano un originale cui fare riferimento, è tutto digitale, il processo è certamente veloce, ti permette di fare cose che fisicamente sono impossibili, ma alla fine restano solo dei file digitali. Certo, si può stampare, ma non c'è nulla di originale, così si può cambiare qualsiasi cosa.

www.John-Howe.com

Narniaweb ha anche pubblicato alcune immagini scansionate dalla confezione di Inspired By Narnia, l'album di canzoni ispirate dal mondo di Narnia uscito il 20 settembre. Cliccate qui per vederle.

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