John Carter: la Disney perde i diritti di sfruttamento, si cerca un nuovo studio per un potenziale reboot

Con il comunicato stampa della Edgar Rice Burroughs, Inc. si chiude ufficialmente, per la Disney, il capitolo John Carter

Redattore per badtaste.


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Con il comunicato stampa della Edgar Rice Burroughs, Inc. si chiude ufficialmente, per la Disney, il capitolo John Carter.

La Casa di Topolino ha infatti perso i diritti di sfruttamento dell'opera di Edgar Rice Burroughs, la cui estate ha annunciato di essere propensa a "cercare nuovi partner" per un eventuale reboot.

Nel comunicato si legge:

"John Carter di Marte ha stimolato e ispirato classici della storia del cinema come Superman, Star Wars e Avatar" ha dichiarato il presidente James Sullos. "Edgar Rice Burroughs era un Maestro dell'Avventura e le sue opere continuano a godere di un seguito di risonanza mondiale. Cercheremo un nuovo partner per sviluppare nuove avventure al cinema delle cronache presenti negli undici romanzi di Mars. Queste avventure non avranno mai fine. Insieme al film di Tarzan in sviluppo dalla Warner Bros., speriamo che John Carter di Marte diventi un franchise di rilievo per intrattenere le generazioni future di tutte le età.

Costato 250 milioni di dollari (escluso il marketing mondiale, che ammontava a un centinaio di milioni), il kolossal di Andrew Stanton ne ha incassati 248M, contribuendo a una perdita stimata per la Disney di circa 200M.

Il regista qualche mese fa ha svelato che il titolo del secondo film - se il primo capitolo avesse raggiunto il risultato sperato - sarebbe stato Gods of Mars: "Poteva essere fichissimo. Avevo grandi progetti". Il terzo film, invece, si sarebbe chiamato Warlord of Mars e, testualmente, "avrebbe condotto a piani ancora più grandi".

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