JK Rowling e la fine di Harry Potter - Articolo del 9 dicembre 2007 - 2362

Quattro mesi dopo la pubblicazione dei Doni della Morte, JK Rowling ci parla delle sue sensazioni ora che la saga si è conclusa, e risponde ad alcuni dubbi posti dai fan...

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Fonte: JKRowling.com

E' con tono malinconico che JK Rowling ci comunica come sta procedendo la vita dopo Harry. Nell'ultimo aggiornamento sul suo Diario ufficiale, l'autrice ribadisce quanto siano passati velocemente questi quattro mesi che hanno seguito la pubblicazione dell'ultimissimo libro della saga (ora il suo preferito tra i sette) e quanto sia stata impegnata tra la promozione di aste di beneficenza e tour in giro per gli Stati Uniti.

Harry è stato inestricabilmente legato alla mia vita per diciassette anni, e dovergli dire addio per sempre è stato duro quanto mi aspettavo. Per questo voglio dire un enorme grazie a tutti coloro che mi hanno scritto dicendomi cose meravigliose su quanto i libri significhino per loro, perché le vostre parole sono davvero importantissime in questo mio periodo di gioia e sofferenza.

Jo risponde anche a un paio di domande SPOILER nella sezione Domande Frequenti e chiarisce alcuni dubbi sul futuro di certi personaggi nell'area Extra:

ATTENZIONE SEGUONO SPOILER SU HARRY POTTER 7 

Che cosa è successo quando Voldemort ha usato l'Avada Kedavra nella foresta?

Ancora una volta, Voldemort ha violato importanti leggi magiche che non riusciva a comprendere, ma c'è di più. Avendo dentro di sé il sangue di Harry, Voldemort mantiene attivo il suo incantesimo di protezione. Lo stesso Voldemort è una sorta di Horcrux per Harry - fatta eccezione per il fatto che la forza del sacrificio di Lily è positiva e che essa non solo tiene Harry in vita, ma dà a Voldemort un'ultima possibilità di redenzione (Silente accenna a questa speranza nel capitolo 35). Voldemort ha stupidamente messo alcune gocce di bontà dentro di sé; se si fosse pentito, sarebbe potuto essere curato più profondamente di quanto ci si potesse aspettare. Ma, ovviamente, si rifiutò di provare rimorso.

Voldemort sta anche usando la Elder Wand - bacchetta che in realtà appartiene a Harry. Non funziona correttamente contro il suo vero proprietario; nessuna maledizione che Voldemort lancia a Harry funziona nel modo in cui dovrebbe; né il Cruciatus, né l'Avada Kedavra. Quest'ultimo, tuttavia, è di una tale potenza da ferire realmente Harry, distruggendo la parte della sua anima che non gli appartiene veramente, in altre parole il frammento dell'anima di Voldemort che è rimasto attaccato a quella di Harry. L'anatema danneggia Harry a tal punto che avrebbe potuto morire se avesse scelto di andare con Silente (che gli chiese se preferiva svegliarsi oppure no). Ma Harry decide di tornare a combattere, sfrutta la 'via di fuga' offerta da Lily, e torna in vita.

E' importante mettere in evidenza che ho sempre visto questo tipo di magia (riguardante la profonda relazione che intercorre tra vita e morte) come qualcosa di sostanzialmente non scientifico; in altre parole, non c'è nessuna formula "Elder Wand + Sangue di Lily = Sopravvivenza Garantita". Ciò che conta, alla fine dei conti, sono le scelte degli stessi Harry e Voldemort. A entrambi sono state date alcune armi e alcune protezioni, ma la potenza di questi oggetti e delle vicende precedenti giace in come essi sono compresi, in come essi sono utilizzati. Harry ha una comprensione più profonda e veritiera del significato delle cose e degli eventi passati, ma i suoi più grandi poteri, che lo salveranno, sono il libero arbitrio, il coraggio e la forza morale.

Che cos'era esattamente quella creatura simile a un bambino che Harry vede in King's Cross nel capitolo 35?

Mi è stata posta questa domanda un sacco di volte. E' l'ultimo frammento che Voldemort possiede della sua anima. Quando Voldemort attacca Harry, entrambi perdono i sensi temporaneamente, ed entrambe le loro anime - quella indenne di Harry, quella danneggiata di Voldemort - appaiono nel limbo dove Harry incontra Silente.

Harry e Dudley: speranze future?

Un paio di persone mi hanno detto che speravano di vedere Dudley a King's Cross nell'epilogo, mentre accompagnava un suo figlio mago alla stazione. Devo ammettere che mi è venuto in mente di farlo, ma un breve periodo di riflessione mi è bastato per convincermi che qualsiasi gene magico latente non sarebbe mai sopravvissuto a contatto col DNA di zio Vernon, per cui non l'ho fatto.

Ad ogni modo, so che dopo il coraggioso tentativo di riconciliazione di Dudley all'inizio dei Doni della Morte, i due cugini sarebbero rimasti in una buona, distaccata relazione (da 'biglietto d'auguri') per il resto della loro vita, e che Harry avrebbe portato la sua famiglia a visitare quella di Dudley quando sarebbero stati nei dintorni (occasioni che James, Albus e Lily avrebbero evitato volentieri).

Harry Potter e i Doni Della Morte esce in Italia il 5 gennaio 2008.

Discutiamone nel Forum Harry Potter.

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