JJ Abrams torna a parlare di Gli Ultimi Jedi ammettendo di non aver gradito l'approccio troppo "meta"
In un lungo articolo del NYT per la promozione di Star Wars: L'Ascesa dii Skywalker, JJ Abrams torna a parlare de Gli Ultimi Jedi...
Per essere un'opera che non ha diretto, il regista/sceneggiatore/produttore è inevitabilmente finito per parlare più e più volte del discusso Episodio VIII durante la promozione di Star Wars: L'Ascesa di Skywalker spiegando, ad esempio, cosa lo ha sorpreso di più del film scritto e diretto dal collega Rian Johnson e degli aspetti positivi della pellicola.
JJ è stato davvero gentile a dire quelle cose. E, peraltro, credo che JJ non abbia bisogno di alcuna ispirazione da parte mia. È uno storyteller di razza e dal momento stesso in cui ho appreso che sarebbe stato lui a dirigere l’Episodio IX sapevo che sarebbe riuscito a trovare una maniera per sorprendere e soddisfare tutti noi con la fine di questa saga.
È pieno di sorprese, sovversioni e ogni sorta di scelta audace. Ma, d'altro canto, è un po' un approccio meta alla storia. Non penso che le persone vadano a vedere Star Wars per sentirsi dire "Questo non conta". Ma ha comunque gettato le basi per The Rise of Skywalker, una storia che ha bisogno di un'oscillazione del pendolo in una direzione in maniera tale da andare poi nell'altra.
Abrams racconta poi nuovamente di come la Lucasfilm gli avesse offerto la regia di tutti i film della Nuova Trilogia già ai tempi di Il Risveglio della Forza, ma di aver rifiutato, come noto.
Circa il processo creativo alla base del film, nel pezzo del NYT viene specificato che intere linee di dialogo o importanti snodi narrativi venivano rilavorati anche nel giorno stesso in cui dovevano essere filmati, pure a causa dei tre mesi di lavoro in meno a disposizione del regista rispetto a quelli avuti per Star Wars VII:
Come per Il Risveglio della Forza abbiamo riconsiderato svariate cose mentre stavamo girando, cambiando importanti snodi della storia ripescando, magari, delle idee che amavamo e avevamo messo da parte. Si tratta di un processo che non si ferma mai. Alcuni potrebbero dire che è una roba che suona come letteralmente folle. Ma quando hai un'idea migliore di un'altra, non importa a quale punto del processo arrivi, devi provare.
Il filmmaker esprime anche tutta la sua ansia al pensiero di dover finire a una storia cominciata nel 1977:
Non sono mai stato troppo bravo coi finali. In realtà non penso di essere bravo a fare nulla, ma so come cominciare una storia. Finirla è complicato. Chiudere in bellezza è uno dei lavori più complicati che potessi accettare di fare. Ma è proprio per questo che mi è sembrato degno accettare il compito.
Star Wars: L’Ascesa di Skywalker di J.J. Abrams sarà al cinema il 18 dicembre 2019.
Nel cast torneranno Mark Hamill (Luke Skywalker), Anthony Daniels (C-3PO), Billy Dee Williams, Carrie Fisher (grazie a materiale d’archivio) e ovviamente i nuovi protagonisti Daisy Ridley, Adam Driver, John Boyega, Oscar Isaac, Domhnall Gleeson, Kelly Marie Tran, Joonas Suotamo, Billie Lourd (figlia di Carrie Fisher), Lupita Nyong’o.
Nuovi membri del cast saranno Naomi Ackie, Keri Russell e Richard E. Grant.
Scritto da Abrams con Chris Terrio, il film è prodotto da Kathleen Kennedy, Abrams e Michelle Rejwan.
Nella troupe John Williams (colonna sonora), Dan Mindel (fotografia), Rick Carter e Kevin Jenkins (scenografi), Michael Kaplan (costumi), Neal Scanlan (creature e droidi), Maryann Brandon e Stefan Grube (montaggio), Roger Guyett (effetti visivi), Tommy Gormley (primo assistente regista) e Victoria Mahoney (regista di seconda unità).
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