Jim Parsons: "Non mi annoio mai nell'interpretare Sheldon"

Jim Parsons parla del suo affetto per il personaggio di Sheldon Cooper, del rinnovo contrattuale per "The Big Bang Theory" e...

Condividi
Jim Parsons è molto legato al suo Sheldon Cooper.

La star di The Big Bang Theory, fresca dell'ennesima vittoria agli Emmy, nel rilasciare un'intervista ad Adweek ha parlato del suo noto personaggio e di com'è stato tornare a interpretarlo dopo l'esperienza nel film drammatico The Normal Heart (qui la nostra recensione) della HBO, dove ha ripreso i panni di Tommy Boatwright (personaggio che aveva già impersonato a Broadway).

Com'è stato tornare in The Big Bang Theory dopo The Normal Heart?
Stranamente, mi ha reso felicissimo. Non c'è niente di più rinfrescante per un lavoro televisivo continuo del fare nel contempo qualsiasi altro lavoro. Ho avuto modo di essere qualcuno che ama le altre persone, che vuole parlare con altre persone, che può raccogliere le sfumature, gli spunti umani, che vuole toccare le altre persone, e che si occupa dei malati.
Interpretare Sheldon non mi annoia mai. Ci si abitua, il che va bene lo stesso. Può essere di aiuto con le cose più intense, ma è anche bello ricordare com'è stato entrare in in personaggio tanto straordinario. Voglio dire, dal primo momento in cui ho letto il pilot, è stata la cosa che mi ha attratto di più. Non sarei in grado di dirvi se un pilot è bello o brutto leggendolo, ma potrei dirvi se quello è un personaggio che vorrei interpretare. E con lui è stato così sin dall'inizio. Dio sa perché. Probabilmente mi trasmette qualcosa di molto strano a livello psicologico. Quel tizio? Davvero? Sì, sì l'ho fatto. Mi piaceva come parlava, ed è una cosa che mi piace ancora.

Jim parsons - laugh

Parlando del rinnovo, 10 stagioni sono sulla vetta della piramide quando si parla di longevità televisiva..
Soprattutto di questi tempi. La TV si è diversificata, e il lato positivo è che lì fuori c'è molto più lavoro e si prendono dei rischi che sette anni fa non ti saresti nemmeno sognato. Se sette anni fa mi avessero detto, nella stessa primavera in cui ho fatto il provino per il pilot di Big Bang, che avrei sostenuto un provino anche per un pilot di Netflix, avrei detto: “Che diavolo vuol dire?” Adesso parliamo di show che vengono fatti da Amazon. Il lato negativo è che forse tenerli in vita può essere finanziariamente difficile. Ma forse basterà basarsi sulle vecchie regole. Le nuove regole si stanno scrivendo da sole.

Il processo di negoziazione per quest'ultimo rinnovo è stato tirato per le lunghe. Com'è stato per te?
Certamente è stato un qualcosa che tempo fa non avrei mai fatto, ed è difficile immaginare di doverlo rifare. Non c'è alcuna gioia nel sentire, “OK, non iniziamo.” Non è stato divertente. A noi piace fare lo show. Per lo stesso motivo, non ho messo la testa sotto la sabbia. Ho sentito parlare di cose simili fatte in precedenza, e semplicemente… è strano, ma le cose sono andate come dovevano andare, ed è stato così che ho potuto finalizzare l'accordo. E chiaramente, non siamo andati oltre l'ultima data, quella per cui erano tutti preoccupati. Tutti quelli che lavorano nello show, dalla troupe al cast, facevano capire chiaramente che volevano farlo [tornare al lavoro]. Non c'era negatività.

Adesso sei sul set?
Sì, abbiamo girato due episodi. Loro girano sempre due o tre episodi di seguito, e poi ci danno una settimana libera.

Fonte: Adweek

Continua a leggere su BadTaste