Jason Gann parla della sua carriera e di Wilfred
Jason Gann parla brevemente della sua carriera e di Wilfred, di cui è co-creatore e protagonista
THR: Quando hai scoperto del rinnovo per la seconda stagione?
Gann: Venerdì sera, Peter Rice (presidente di Fox Broadcasting) stava parlando con me e Seth MacFarlane al party della Fox. Ho detto qualcosa a Seth su un possibile ruolo da guest per il nostro show e Peter gli dice: ‘dobbiamo farti indossare un completo da animale nella seconda stagione.’ Me ne sono andato chiedendomi, “Peter Rice ha detto qualcosa sulla seconda stagione?!” Ho incontrato Peter poche volte : è divertente e intelligente. Non credo che dica cose per sbaglio. Credo sia stato un modo per farmelo sapere. Sono nel giro di questo business da abbastanza tempo per sapere che se una cosa non accade, non accade. In Australia, ero impegnato con due show per la tv e un film e tutti e tre sono falliti. Poi c'è stato Wilfred e successivamente sono stato sfrattato da casa mia: è stato orribile. Sono caduto dalle stelle alle stalle. Sono tornato alla ribalta con Wilfred, che mi ha sempre sostenuto. A novembre saranno dieci anni da quando ho scritto il corto (su cui si basa la sitcom, ndt): è incredibile che il personaggio esista da così tanto.
Cosa hai imparato nell'adattare le serie per gli spettatori americani?
Quello che ho scoperto da attore - scrivendo il personaggio di Wilfred – è che lui ha acquisito più profondità. In Australia era arrabbiato, dark, lunatico, belligerante e credo che ciò si rifletteva sulla relazione che aveva con il personaggio di Adam Zwar. Il ruolo di Elijah con Ryan è più simile a quello di una guardia del corpo. Era ciò che volevo nella versione di FX. Anche se è un sabotatore, è anche un protettore e una guardia. [...] Quando eravamo in preproduzione, qualcuno prese una foto pubblicitaria del Signore degli Anelli: c'era Gandalf con un braccio attorno a Frodo (Elijah) e sovrapposero la testa di Wilfred sulla faccia di Gandalf. Sembrava davvero protettivo. Vedremo Wilfred posseduto dal cane, ormai morto, di Ryan da piccolo. Mi toccherà fare un po' di cose divertenti.
Qualche lezione imparata da sceneggiatore e possibile showrunner?
Si, fare lo showrunner è veramente difficile (ride). Al momento, sono nuovamente innamorato della recitazione. Quando ero un attore giovane, credevo di poter conquistare il mondo. Lavorare per 20 anni in Australia è stato come sopravvivere nel deserto: è stato allora che sono diventato anche sceneggiatore e produttore.
Cosa puoi dirci del resto della stagione prima della season finale dell'8 settembre?
Siamo nel momento veramente divertente di Wilfred e nella parte maniacale della commedia tra amici, ma accenneremo anche a ciò che sta passando per la testa di Ryan. La scorsa settimana, con quella storia legata a Raffe – quando ha fatto pipì sulla finestra – la domanda era, ‘chi sono questi tizi?’ Affronteremo questo tema nei prossimi episodi della stagione.
Hai già iniziato a pensare alla seconda stagione? Prenderà qualcosa dalla serie australiana?
Non ci ho ancora pensato, nemmeno per un minuto. C'è stata una pausa tra la prima e la seconda stagione australiana. Svuoti il pozzo mentre stai scrivendo, perchè non si tiene nulla per dopo: se hai una grande idea, non ti viene da pensare, ‘la terrò per un secondo momento.’ Nonostante tutto, abbiamo avuto a che fare con cose che ci sembravano più adatte per una seconda stagione. Abbiamo un file con tutte quelle cose: svuoti il pozzo e quando devi ricominciare da capo, il pozzo si è riempito nuovamente.
Fonte: THR