Jamie e Gilbert Hernandez commentano il rilancio di Love and Rockets
Jamie e Gilbert Hernandez hanno parlato del loro lavoro su Love and Rockets, che presto tornerà a essere pubblicato con periodicità quadrimestrale
Carlo Alberto Montori nasce a Bologna all'età di 0 anni. Da allora si nutre di storie: lettore, spettatore, ascoltatore, attore, regista, scrittore.
I due fratelli non realizzeranno storie a quattro mani, ma si alterneranno nei diversi episodi, con l'intenzione di sorprendersi a vicenda e cercando di migliorarsi reciprocamente per raggiungere gli standard dell'altro. Fin da piccoli Jamie e Gilbert non collaboravano, ma avevano stabilito una sana rivalità che li spingeva a evolvere sempre di più.
Jamie Hernandez - Da bambino, forse perché sono il fratello minore, ero abituato a copiare Gilbert e cercare di fare come lui. Penso di fare lo stesso in Love and Rockets, tentare di emularlo, e questo mi aiuta molto. Poi ci dedichiamo a storie differenti e mi sono divertito molto in passato, rileggo ciò che ho scritto e mi sorprendo; vorrei essere preso sul serio come scrittore alla pari di Gilbert, anche se non ho la sua esperienza.
Gilbert Hernandez - Mi sono sempre sentito intrappolato dalla continuity nelle mie storie, trovo sia un lusso non sapere ciò che stai per fare. A volte mi distraggo, Jaime prosegue la trama e io mi perdo qualche elemento importante.
Crescendo, Jaime cercava di emularmi, ma disegnava con uno stile tutto suo, diverso in tutto, ma a volte sapeva essere molto dettagliato.Non abbiamo mai pensato di disegnare fumetti di supereroi; se disegni Spider-Man, deve sembrare Spider-Man che vola tra i grattacieli di New York, mentre io vengo da una piccola cittadina, Oxnard. È necessario uno studio troppo intenso, non è quello che voglio. Non sogno di realizzare fumetti mainstream, ma di distruggerli.