James Mangold torna a parlare della morte di Wolverine: "Doveva essere la fine di una leggenda"
In occasione di un rewatch di Logan con i fan, James Mangold è tornato a parlare della tragica morte di Wolverine in Logan.
Tutta la lavorazione [di Logan] è sembrata molto meno un "incarico" di quanto pensiate. Eravamo io e Hugh (Jackman) i primi a volerlo inizialmente. Ci è sembrato logico, visto che sarebbe stato il suo ultimo film, che lo vedessimo andarsene a cavallo della sua moto verso l'orizzonte o che morisse, serviva che calasse un sipario in qualche modo sulla sua storia. Era un ragionamento logico, no?
Potevamo avere un finale in stile "Il cavaliere della valle solitaria", con lui che se ne va verso le montagne e l'ignoto - cosa che caratterizzava l'uscita di scena del personaggio negli episodi precedenti - o potevamo ucciderlo. Ma la ragione principale per cui la scelta è stata così ovvia era la ricerca del senso di chiusura. Se si trattava della fine, dovevi sentirla come tale.
Non sarà stata un'idea della Fox in primis, ma la major ha accolto la proposta senza esitazione:
In tutta onestà non c'è stato nessun dubbio o nervosismo a riguardo da parte dello studio, perché si capiva che si sarebbe trattato di un evento. Ha dato quel tocco di realismo al film che, sebbene non fosse esplosivo e ricco di azione costosa come altri film, avrebbe catturato il pubblico perché avrebbe raccontato la fine di una leggenda.
3 years ago, on this day, LOGAN was released. Thank you for the many (and I really mean MANY) years of sweat, steamed chicken and the role of a lifetime. #thankful #wolverine #xmen #logan
Posted by Hugh Jackman on Tuesday, March 3, 2020