James Mangold spiega cosa gli rende facile il passaggio da Indiana Jones a Star Wars

James Mangold spiega cosa gli rende facile il passaggio dal dirigere un film di Indiana Jones a dirigerne uno di Star Wars

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Dopo aver ritratto il Wolverine di Hugh Jackman in Logan, con l'imminente Indiana Jones 5 (LEGGI LA RECENSIONE), James Mangold è divenuto il primo regista, dopo Steven Spielberg, ad avere a che fare con il celebre archeologo di cui veste i panni Harrison Ford.

In un'intervista con CB, il cineasta ha spiegato il suo approccio nel lavorare con attori che interpretano da tanto tempo figure così iconiche:

Ti affidi a loro [gli attori], sono una grande fonte di saggezza su come funziona il personaggio. Ma in un certo senso, anche il modo in cui li dirigi indica… Voglio dire, vogliono il dialogo perché l'attore porta il suo personaggio e il modo in cui lo interpreta, ma hanno anche una serie di scelte.

Il lavoro principale a cui penso sempre, in un film, è il tono. Qual è il tono di questo film? Come funziona? E questo finisce per intersecarsi con le scelte dei personaggi, cioè: che tipo di Indiana Jones incontreremo? La mia speranza, dato che il tono dei film di Indiana Jones del passato è così selvaggio, a zig-zag e quasi soggetto a cambiamenti e mutazioni anche all'interno della stessa pellicola, era di dare al pubblico quel giro sulle montagne russe. Per esempio, i primi 25 minuti si svolgono negli anni '40 e il nostro massimo sforzo è quello di fare un nuovo vecchio film di Indiana Jones e di darvi una ventata di ciò che probabilmente vi manca di quelle immagini. Per poi cadere da una rupe e atterrare alla fine degli anni '60 e ritrovare Indy settantenne in una situazione diversa.

Nel prossimo futuro, Mangold continuerà poi a lavorare per la Disney e la Lucasfilm: durante la scorsa Star Wars Celebration, è stato infatti annunciato che gli è stata affidata la regia di un nuovo film della saga, ambientato migliaia di anni prima rispetto agli eventi del capostipite Una nuova speranza. In un'altra chiacchierata con CB, il regista ha rivelato cosa gli rende facile il passaggio tra questi due celebri franchise:

Credo che la cosa più semplice sia che i film riguardano le persone e io ho avuto modo di conoscere tutte le persone coinvolte in tutti i settori della Lucasfilm e della Disney, e questo sicuramente rende tutto più facile. E la quantità di fiducia e di libertà che ti danno per me è onestamente l'aspetto più importante della realizzazione di un film come questo. Perché i grandi film possono avere dei problemi quando diventano film su commissione. E sappiamo tutti come sono e come appaiono quei film e non solo non mi piacciono molto quei tipi di film ma, su un altro piano, non voglio certo farne uno perché non mi sento connesso a quello che sto facendo. Sto solo svolgendo un servizio, mettendo in scena ciò che una commissione ha ideato. Per quanto mi riguarda, se non sono coinvolto nella sceneggiatura e nella storia, non so perché sono lì a dirigere.

Vi ricordiamo che Indiana Jones 5 (Indiana Jones e il Quadrante del Destino) sarà nelle sale dello stivale dal 28 giugno. Trovate tutte le informazioni sul film nella nostra scheda.

Cosa ne pensate delle parole di James Mangold su Indiana Jones e Star Wars? Lasciate un commento!

FONTE: CB/CB

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