James Gunn rivela il più grande rimpianto per Guardiani della Galassia: la mentalità da produttore
James Gunn ha avuto modo di spiegare quale sia il suo più grande rimpianto relativo alla lavorazione di Guardiani della Galassia
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Il regista spiega:
Ne stavo parlando giusto l'altra sera con la mia compagna: il mio più grande rimpianto collegato a Guardiani della Galassia è che avevo ancora troppo questa mentalità da produttore. Sai, ero abituato ad avere una certa fretta di ottenere tutte le inquadrature del giorno. Cioè, per Super facevamo 54 setup giornalieri con una macchina da presa sola, una cosa mediamente inaudita. Era una corsa continua e quel modo di lavorare è diventato parte della mia forma mentis. Quel panico, quell'ansia che avevo sul set per tutto il giorno. E che ho mantenuto anche durante la lavorazione di Guardiani della Galassia Vol 1 e Guardiani della Galassia Vol 2. Avevo davvero bisogno d'imparare come concentrarmi di più sul rilassarmi e sul fare tutto per bene. È quell'ansia, quella sensazione uno dei pochissimi rimpianti di quel tempo.
L'audace esploratore Peter Quill è inseguito dai cacciatori di taglie per aver rubato una misteriosa sfera ambita da Ronan, un essere malvagio la cui sfrenata ambizione minaccia l'intero universo. Per sfuggire all’ostinato Ronan, Quill è costretto a una scomoda alleanza con quattro improbabili personaggi: Rocket, un procione armato, Groot, un umanoide dalle sembianze di un albero, la letale ed enigmatica Gamora e il vendicativo Drax il Distruttore. Ma quando Quill scopre il vero potere della sfera e la minaccia che costituisce per il cosmo, farà di tutto per guidare questa squadra improvvisata in un'ultima, disperata battaglia per salvare il destino della galassia.
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