James Cameron ripensa a Titanic

Quanto può cambiare in 10 anni il mondo degli effetti speciali. Intervistato da Peter Jackson, il regista James Cameron ammette che oggi creerebbe il Titanic completamente in CGI!

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Fonte: Newsweek

Dieci anni dopo Titanic, James Cameron sembra avercela fatta di nuovo portando al successo un film dal budget stratosferico come Avatar, e contemporaneamente rivoluzionando il modo di girare kolossal.

Sono davvero molti i cambiamenti avvenuti in quest'arco di tempo a Hollywood: basti pensare che Avatar è stato creato quasi interamente in digitale, girando moltissime scene in green screen e ricostruendo enormi scenari con gli effetti speciali, mentre Titanic aveva richiesto la costruzione in scala reale dell'intero transatlantico.
Un'operazione che, alle soglie del 2010, sembra già completamente folle e impensabile considerati i mezzi che la tecnologia ci mette a disposizione.

A tal proposito è molto interessante un'intervista di Newsweek in cui James Cameron e Peter Jackson, i due re incontrastati nell'utilizzo della CGI, si confrontano giungendo alla (ovvia) conclusione che il film non debba mai essere schiavo della tecnologia, ma concentrarsi invece sul racconto.
A proposito di Titanic, che ricordiamo essere il film di maggior successo della storia, Cameron ha spiegato che oggigiorno non lo girerebbe allo stesso modo:

Se girassi Titanic oggi, lo farei in modo molto diverso. Non ci sarebbe un set lungo 250 metri. Ci sarebbero piccole porzioni di set integrate in un grande set in CGI. Non dovrei aspettare sette giorni per avere il tramonto perfetto per la scena del bacio. Lo gireremmo di fronte a un green screen e sceglieremmo il nostro tramonto.

Molti potrebbero essere nostalgici nei confronti di un modo di girare kolossal che è destinato a morire, ma d'altro canto quello che conta è la resa finale, indipendentemente da come è stata raggiunta (purchè non si noti la differenza).
L'argomento è senza dubbio molto interessante, e viene approfondito insieme ad altri nella lunga intervista che trovate su Newsweek.

 

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