James Cameron parla delle rivoluzioni di Avatar 2 e 3

Dopo le prime indiscrezioni dell'altro giorno, ecco le esatte parole di James Cameron sule innovazioni tecnologiche che intende sviluppare e proporre con i due sequel di Avatar: obiettivi davvero ambiziosi, ma raggiungibili...

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Fonti: Slashfilm

Per Avatar, James Cameron ha sviluppato almeno cinque innovazioni tecnologiche considerate rivoluzionarie nell'industria: ha ottimizzato il sistema di registrazione Performance Capture (permettendo agli attori di vedere in real time quello che veniva girato), ha creato un sistema di ripresa delle espressioni facciali degli attori che replica il 100% delle espressioni sui personaggi virtuali, ha sviluppato un set up in grado di mostrare in real time i personaggi registrati in performance capture all'interno di ambienti virtuali renderizzati in maniera piuttosto realistica, ha creato un sistema di sostituzione facciale realistico in caso di inserimento di nuovi dialoghi e infine ha sviluppato assieme a Vince Pace il sistema di ripresa Fusion 3D.

Dopo le prime indiscrezioni sulla "nuova rivoluzione tecnologica" che James Cameron potrebbe avviare con i due sequel di Avatar (programmati per uscire a fine 2014 e 2015), sono arrivate online (grazie a Slashfilm) le esatte parole del regista riguardo alle sue ambizioni tecnologiche per il secondo e terzo film, le cui riprese potrebbero iniziare già l'anno prossimo.

Come sappiamo, prima di tutto Cameron intende girare i film con un framerate (fotogrammi ripresi ogni secondo) molto più alto rispetto ai tradizionali 24 fotogrammi al secondo, perché "questa tecnica di ripresa ha ormai un secolo". Inoltre, intende rendere ancora più realistica la resa degli ambienti virtuali in real time durante le riprese, quasi come se non servisse lavorare in post-produzione per aggiungere gli effetti visivi.

Nei nuovi film vedremo gli oceani di Pandora, e le forme di vista e gli ecosistemi subacquei, quindi dovremo sviluppare molto di più la resa dell'acqua in computer grafica: sia sott'acqua, con gli effetti di luce, le caustiche di luce, i metodi per portare la luce sott'acqua e sulla superficie dell'acqua: sono tra le sfide più grandi con la CGI. E' tutto fattibile, basta sviluppare dei plugin e poi diventa un processo da applicare. 

L'unico cambiamento radicale che avverrà tra oggi e l'uscita del secondo episodio di Avatar è che voglio girare il film, sin dall'inizio, a un maggior numero di fotogrammi al secondo, e voglio anche proiettarlo in questa maniera. Voglio che ci liberiamo degli artefatti del movimento (in genere, sfocature durante i movimenti) che si verificano con la proiezione a 24 fotogrammi. I film sono ormai datati, hanno cento anni.

48, 60, 72... stiamo verificando quali sono le differenze di resa nel riprendere queste diverse quantità di fotogrammi al secondo, e quali soluzioni adottare. I proiettori sono in grado di farlo, i proiettori possono arrivare a 144 hertz ma proiettano 24 immagini al secondo, 24 immagini con una frequenza di 144htz. Il vero problema sarà proiettare contenuti a 48 o 60 frame al secondo con il multiflash, ovvero il metodo che utilizzano i proiettori 3D. Quindi ecco una innovazione sulla quale sto lavorando ora.

Inoltre stiamo lavorando allo sviluppo dei software per rendere il processo di ripresa virtuale in real time più intuitivo, veloce e realistico, molto simile al prodotto finale. Al momento lavoriamo a bassa risoluzione, il risultato che vediamo sullo schermo in real time è una versione in stile videogame anni ottanta: diamo le scene alle compagnie di effetti visivi e loro ci mappano sopra gli asset in alta risoluzione. Devono riiniziare daccapo, e ci consegnano il prodotto finito, fotorealistico. Quello che vogliamo fare è eliminare quello step intermedio, e iniziare ad accorciare le distanze tra l'aspetto di quello che vediamo in tempo reale sugli schermi mentre giriamo il film, e il prodotto finale. Tra 15 anni dovremmo essere in grado di girare scene in ambienti virtuali guardando in tempo reale il risultato in resa fotorealistica sugli schermi. Stiamo arrivando al punto in cui otteniamo risultati fotorealistici subito, e non dopo sei mesi o un anno.

Cameron sembra molto risoluto, e se afferma di voler sviluppare queste tecnologie giusto ora che ha firmato per girare i due sequel, significa che cercherà di raggiungere i suoi obiettivi entro il 2014 (o l'anno successivo: Avatar è uscito con un anno di ritardo rispetto a quanto inizialmente pianificato, per venire incontro alle esigenze del regista e attendere una maggiore diffusiona dei proiettori digitali 3D).

Nel cast di Avatar, oltre al protagonista Sam Worthington, anche Giovanni Ribisi, Zoe Saldana, Sigouney Weaver, Michelle Rodriguez, Joel David Moore, CCH Pounder, Peter Mensah, Laz Alonso, Wes Studi e Stephen Lang.

Avatar è uscito il 18 dicembre 2009 negli USA, da noi il 15 gennaio 2010.Trovate tutte le informazioni sul cast, la trama, i poster e i video sul film nella nostra scheda

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