James Bond, il regista di La morte può attendere difende la tecnologia usata nel film: "È vera scienza"

L’uscita di scena di Pierce Brosnan come James Bond non fu delle migliori e La morte può attendere non convinse la critica, parlai il regista

Redattrice per badtaste, illustratrice e concept artist.


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L’uscita di scena di Pierce Brosnan come James Bond non fu delle migliori e La morte può attendere non convinse la critica per una serie di motivi.

Tra le maggiori critiche dei detrattori della pellicola, infatti, il fatto che la tecnologia di Bond utilizzata nel film fosse troppo surreale e rasentasse la fantascienza, dall’Aston Martin invisibile guidata dall’agente 007 al satellite Icarus.

In una recente intervista con CinemaBlend, il regista del film, Lee Tamahori, ha difeso le sue scelte e la tecnologia utilizzata nel film dichiarando che è tutta basata su innovazioni tecnologiche esistenti e applicabili anche nella realtà:

So che ci sono stati molti pareri controversi sulla macchina invisibile guidata da Bond, ma vi posso assicurare che è tutto basato su una scienza reale. Queste cose sono possibili da realizzare e sono state realizzate. Il camuffamento ad esempio è stato sviluppato dai sovietici in modo da ingannare i loro avversari.

Anche l’Icarus… è basato su un tentativo da parte dei russi di cercare di portare più luce solare sulla terra dei mesi invernali, riflettendo i raggi solari su parte della Russia e permettere così lo sviluppo delle coltivazioni anche in pieno inverno.

Non ha mai funzionato e nel caso sarebbe qualcosa di troppo grande da far orbitare attorno alla terra… ma le fondamenta di questo progetto erano pura scienza, vera scienza.

Che ne pensate? Ditecelo nei commenti!

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