James Bond, le avvertenze "woke" del British Film Institute a due film della saga sono "un insulto" per una ex Bond Girl

Il BFI mette dei disclaimer a due film di James Bond per "linguaggio e stereotipi razziali datati", per una ex Bond Girl si tratta di un'assurdità...

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I film di James Bond, per lo meno un paio di essi, sono stati "attenzionati" dal British Film Institute e la cosa ha suscitato l'indignazione di Jenny Hanley, ex Bond Girl oggi over 70, che definisce quanto accaduto come "un insulto".

Procediamo con ordine.

Nel corso della rassegna del British Film Institute dedicata alla carriera del compositore musicale britannico John Barry, le proiezioni di alcuni film degli anni '60 e '70 a cui ha lavorato sono state precedute da degli avvisi relativi al fatto che tanto i testi di alcuni brani, quanto il linguaggio e certe situazioni proposte dalle pellicole impiegavano un "linguaggio datato e offensivo e stereotipi razziali inopportuni".

Il prestigioso istituto sottolinea circa la rassegna che:

I titoli sono proposti per motivi storici, culturali o estetici le opinioni espresse in essi non sono in alcun modo avallate dal BFI o dai suoi partner.

Nello specifico di James Bond, i film che si sono beccati l'avvertimento sono Agente 007 - Si vive solo due volte e Goldfinger.

Jenny Hanley, apparsa come Bond Girl in Agente 007 - Al servizio segreto di Sua Maestà (con George Lazendy nei panni di James Bond), ha espresso tutta la sua indignazione per la cosa nel corso di un'intervista.

È un insulto, trovo che sia offensivo darci un avvertimento. È come se si dovesse fare da babysitter al pubblico. Tutti tendono a sapere un minimo di un film che si sta per vedere. Primo, perché costa così tanto al giorno d'oggi, ma poi perché non vuoi andare a vedere un film di cui non sai nulla. I film di Bond sono stati realizzati negli anni '60, sai cosa aspettarti. Ho cercato la definizione di "woke" e in origine "woke" significava essere "vigili sull'ingiustizia nella società". Era un termine americano che era di moda negli anni '60 e la definizione ora è cambiata. Oggi pare che se sei infastidito da qualcosa, sei la parte innocente, colpita. Sei "woke" e tutti gli altri hanno torto.

Non puoi cancellare qualcosa del genere. Voglio dire, è stato scritto negli anni '50 ed è frutto di quell'epoca. Vuoi cambiare Shakespeare e dire che non puoi studiare Shakespeare a scuola ora perché Romeo e Giulietta erano minorenni, perché ci sono omicidi, avvelenamenti e annegamenti nelle opere di Shakespeare? Le persone sanno cosa andranno a vedere e se non lo sanno, avrebbero dovuto fare i compiti prima. E se magari sono infastiditi da qualcosa, è per via della loro percezione personale.

Tempo fa, anche Britt Ekland che in Agente 007 – L’uomo dalla pistola d’oro (The Man with the Golden Gun) il film del 1974 con Roger Moore diretto da Guy Hamilton, ha interpretato Mary Goodnight ha toccato la questione della "moderna sensibilità" spiegando che la sensibilità politicamente corretta dei nuovi film di 007 li ha resi meno divertenti (ECCO I DETTAGLI).

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FONTE: The Guardian, GB News su YouTube

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