J.M. Straczynski a ruota libera
Intervista a J. Michael Straczynski: storie di infanzia e restroscenda dell''horror Ten Grand
Alpinista, insegnante di Lettere, appassionato di quasi ogni forma di narrazione. Legge e mangia di tutto. Bravissimo a fare il risotto. Fa il pesto col mortaio, ora.
JMS ci racconta della sua infanzia, fatta di continui traslochi al seguito degli impegni professionali dei genitori, di voti a scuola per nulla soddisfacenti e di un padre che dava la colpa degli scarsi risultati ai fumetti. E che fumetti. Il primissimo Thor e seguenti, parecchi numeri di Spider-Man e di Journey Into Mistery, stracciati davanti ai suoi occhi di bimbo. Stavano in una scatola di legno su cui era scritto Joe's Comics, quello che poi sarebbe diventato il nome dello studio di JMS ai tempi della Top Cow/Image Comics.
Infine, Straczynski si toglie qualche sassolino della scarpa, parlando dell'importanza di scrivere comics pensando al genere fumettistico e alla sua qualità, non come bozza di sceneggiatura per un film o una serie televisiva. JMS rivendica per i fumetti di Joe's Comics tutta la dignità della nona arte, rivelandoci di aver ricevuto offerte per opzioni su adattamenti già dopo il primo numero di Ten Grand e di aver rifiutato. E lasciando noi a rimuginare su chi siano gli autori a cui implicitamente si riferisce, quando allude a chi scrive puntando al cinema e alla tv. Quesito interessante.