Io sono: Celine Dion, la cantante in lacrime dopo la standing ovation alla prima proiezione: “Grazie per accompagnarmi in questo percorso”

Ieri sera a New York si è tenuta una proiezione speciale del documentario Amazon MGM diretto da Irene Taylor, Io sono: Celine Dion

Redattrice per badtaste, illustratrice e concept artist.


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Ieri sera a New York si è tenuta una proiezione speciale del documentario Amazon MGM diretto da Irene Taylor, Io sono: Celine Dion, che ripercorre la vita dell’iconica cantante e artista e documenta passo per passo il suo ultimo anno come persona che soffre di SPS, ossia la Sindrome della persona rigida.

Questa malattia neurodegenerativa rara è stata diagnosticata a Celine Dion nel 2022 circa e consiste, tra le altre cose, in un progressivo irrigidimento dei muscoli, ipersensibilità a luce e stimoli e spasmi continui, condizione che ha portato Celine a non riuscire nemmeno più a cantare, azione che ora le provoca un’enorme sofferenza.

Dion si è visibilmente commossa ed è scoppiata in lacrime dopo la standing ovation a lei dedicata durante la speciale proiezione al Lincoln Center’s Alice Tully Hall e ha dichiarato, commossa: "Grazie a tutti voi dal profondo del mio cuore, grazie per accompagnarmi in questo percorso. Questo film è la mia lettera d’amore per ognuno di voi. Spero di rivedervi tutti quanti al più presto".

Prima della proiezione, la cantante e la regista Irene Taylor si sono fermate per una breve intervista con Variety, parlando del difficile processo di realizzazione del documentario che, di giorno in giorno, dipendeva dalle condizioni di salute della cantante:

Non c’era una vera e propria scaletta da seguire. Ogni giorno la incontravo e cercavo di capire come si sentiva. Un paio di giorni ricordo che pensavamo saremmo riuscite a girare, ma alla fine abbiamo desistito, lei non se la sentiva proprio. Quindi ogni giorno era diverso, a volte girare qualcosa la aiutava a stare meglio.

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