Invincible: Cory Walker commenta il suo ritorno sulla serie di Robert Kirkman
Il ritorno del co-creatore di Invincible per sei numeri chiave della storia di Mark Grayson: Cory Walker sembra molto felice di tornare a casa
Alpinista, insegnante di Lettere, appassionato di quasi ogni forma di narrazione. Legge e mangia di tutto. Bravissimo a fare il risotto. Fa il pesto col mortaio, ora.
Quando Invincible ha preso il via tredici anni fa, non avevo idea di cosa sarebbe diventato. All'epoca non c'erano molte serie Image di una certa longevità e, anche se avevo fiducia nell'idea di base e sapevo che stavamo per scrivere un ottimo fumetto, non credo di aver nemmeno lontanamente immaginato che sarebbe stato ancora in giro dopo tutto questo tempo.
Per fortuna, però, Ryan Ottley e Robert Kirkman ci hanno messo anni di impegno e lavoro, raccontando storie e creando il mondo a cui i fan hanno tributato il giusto successo, rendendo possibile a me fare ritorno di quando in quando, secondo le mie possibilità.
Ho sempre voglia di dedicarmi a Invincible. Sono un fan della serie e sono sempre rimasto coinvolto nella sua produzione lungo gli anni, a vario titolo. Ma quando si è presentata quest'occasione di riprendere a disegnarlo per qualche numero sono stato davvero entusiasta. In questo periodo ho lavorato con grande lentezza ad altri progetti e non ho pubblicato nulla dai tempi di Invincible #96, quindi la prospettiva di tornare in tempi brevi a lavorare, e proprio su questa serie, era impossibile da rifiutare.
Al contrario dell'ultimo ciclo realizzato da Walker, che riguardava soprattutto le vicende di Nolan e Allen l'Alieno, lontano dalla Terra, le storie su cui il cartoonist sarà impegnato questa volta hanno a che fare con Mark Grayson ed Eve, i due personaggi principali della vicenda. Saranno eventi piuttosto importanti nell'economia della serie e che lasceranno il segno. Inoltre, Walker parla di un nuovo personaggio mai visto che nei piani dovrebbe diventare molto amato dei lettori.
Non saprei dire se il mio stile di disegno si sia evoluto o meno dall'ultima volta che ho realizzato le matite per la serie. Non molto, probabilmente. Se una differenza apprezzabile c'è, credo dipenda dalla mia nuova abitudine di lavorare del tutto in digitale, mentre in passato inchiostravo con pennelli e su carta. Se vedrete che c'è qualcosa di strano, sappiate che è il mio primo fumetto realizzato in questo modo. Sarà interessante vedere il risultato, capire cosa non ha funzionato nei particolari. Sotto ogni altro aspetto, non credo rischierete di confondermi con altri artisti. Sono sempre il solito, pessimo Cory Walker.
Fonte: IGN