Intervista a JK Rowling

L'associazione delle girl-scout scozzesi, GirlGuiding Scotland, ha ottenuto ieri un'intervista con JK Rowling, l'autrice di Harry Potter.

L'intervista è parte di una campagna condotta dall'associazione, volta a fornire alle ragazze e alle giovani donne scozzesi esempi di figure femminili talentuose e di successo. Come sappiamo, JK Rowling, inglese di nascita, risiede ormai da anni in Scozia.

L'enorme fama dei romanzi di Harry Potter genera naturalmente delle fortissime aspettative riguardo ai libri che devono ancora uscire. In che modo riesci a evitare che quelle aspettative influenzino il tuo lavoro e i tuoi personaggi?

Ho un forte istinto protettivo nei confronti dei miei personaggi e della loro storia; mi attengo con risolutezza a ciò che credo sia giusto per loro. Anche se so che alcuni fan ci resteranno male. Per esempio, la formazione di alcune coppie nel sesto libro ha lasciato delusi i lettori che speravano in una diversa evoluzione della trama.

Tuttavia, resistere a questo genere di pressioni non è così difficile come si potrebbe pensare, perché, nei sette anni intercorsi da quando ebbi l'idea originaria per i libri a quando fu pubblicata la Pietra Filosofale, ho pianificato tutto nel dettaglio. Quindi ho una specie di "mappa" che mi aiuta a restare sulla strada giusta.

Pensi che Hermione possegga le doti giuste per diventare una buona girl-scout?

La vedrei bene nei panni di una Girl Guide: è piena di risorse, molto motivata e desiderosa di apprendere. Forse sarebbe un po' troppo competitiva nel desiderio di ottenere più medaglie possibile...

Qual è la cosa più ridicola o più divertente che hai letto sui giornali a proposito di te stessa?

Che una volta avrei fatto una scenata da diva perché la carta da parati nel mio salotto non era abbastanza elegante. Ma io non ho neppure la carta da parati in salotto: le pareti sono intonacate! E credo che non riuscirei neppure a roteare gli occhi per il fastidio di avere una carta da parati sbagliata... Figuriamoci fare una scenata!

Se scrivessi la tua autobiografia, come la intitoleresti?

Dite a tutti che sono morta, sto cercando di scrivere. Come titolo si commenta da solo, penso.

Cos'è che ammiri di più nella scrittura di Jane Austen? Se potessi incontrarla cosa le chiederesti?

Virginia Woolf disse che di tutte le grandi scrittrici, Austen "era la più difficile da cogliere nell'atto della grandezza". Gli elogi della sua scrittura non colgono spesso la grandezza del suo stile, ma io credo che i suoi personaggi siano vividi e vivi; la Austen ha una straordinaria abilità nel gestire i dialoghi, un senso dell'umorismo sottile e mordace, e una grande bravura nel creare trame perfette, con un tocco così leggero da sembrare ottenuto senza alcuno sforzo.

Io amo "ingannare" i miei lettori, condurli sulla strada sbagliata; e ammetto che nessuno è ancora riuscito a eguagliare il colpo di scena che la Austen ha inserito in Emma.

Se la incontrassi, le chiederei come ha fatto a concentrarsi nella scrittura pur dividendo una camera con la sorella e la madre. Però aggiungerei che coabitare con un bambino piccolo e i Teletubbies può essere peggio!

Se vincessi un milione di sterline da dare in beneficenza, a chi li affideresti?

Probabilmente a Médecins Sans Frontières, che invia personale medico in aree del mondo afflitte da estrema povertà e da epidemie, o dove si sono verificati disastri naturali. Ho sentito parlare di loro quando lavoravo per Amnesty International; i Medici senza frontiere sono sempre i primi ad accorrere sul posto quando accade qualcosa di orribile.

Le 100 interviste sono disponibili sul sito Girl Guiding Scotland.

Non è ancora stata comunicata la data di pubblicazione del settimo e ultimo volume della serie Harry Potter; l'uscita del quinto film, Harry Potter e l'Ordine della Fenice, è prevista per il 13 luglio 2007.