Inside Out 2: la troupe e Maya Hawke raccontano come hanno realizzato una scena particolarmente difficile con Ansia
Ci sono voluti ben 25 meeting, stando a ciò che dicono regista e produttore di Inside Out 2, per capire come realizzare una scena con Ansia.
Kelsey Mann e Mark Nielsen, regista e produttore esecutivo di Inside Out 2, hanno dovuto organizzare ben 25 meeting per capire come realizzare l'attacco di ansia nel finale del film. Meeting in cui si riunivano tutti i capo dipartimento per capire come allineare illuminazione, effetti visivi, animazione, ogni cosa.
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Vuoi che sembri reale e autentico. Ci sono voluti molti dipartimenti diversi che lavoravano insieme per riuscirci. Inoltre, lo abbiamo fatto proprio alla fine. Il tempo stava per scadere.
Abbiamo iniziato a fare molte cose, come stringere l'angolo dell'otturatore, quindi, improvvisamente, tutto è molto più nitido e la messa a fuoco è diventata molto più profonda man mano che Riley si metteva sempre più pressione addosso. Poi, quando arriva l'attacco di ansia, improvvisamente capovolgiamo tutto. La messa a fuoco diventa estremamente ridotta e il mondo svanisce.
Infine Maya Hawke, che presta voce al personaggio di Ansia e che soffre lei stessa di attacchi d'ansia, svela come ha deciso di interpretare quel momento, concentrandosi sul respiro:
Il respiro si sposta in un luogo diverso e non riesci a respirare profondamente come vorresti. L'ho vista come l'aria che non riesce a scendere nel suo respiro. Era come un tornado, e non puoi respirare quando sei bloccato nel mezzo di un tornado.
Inside Out 2 segue il personaggio di Riley, ormai adolescente. Nel finale del film la ragazzina crolla in preda a un attacco di ansia, riflesso del tornado emotivo che sta avvenendo nella sua testa con Ansia e le altre emozioni.
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FONTE: Variety