Indiana Jones e l’antico Cerchio, la nostra anteprima

Indiana Jones e l’antico Cerchio si presenta come l'omaggio definitivo all'archeologo interpretato al cinema da Harrison Ford

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Era il 1981 quando gli amanti del cinema di tutto il mondo conobbero per la prima volta Indiana Jones, il protagonista di un film che non presentava nemmeno il suo nome nel titolo (“I predatori dell’arca perduta”). Sono passati più di quarant’anni e quello che era il personaggio di una storia ricca di mistero è diventato ora un’icona della cultura pop. Un simbolo che rappresenta una sola cosa: avventura. Certo, sarebbe da chiedersi se a cinque film di distanza e un’infinità di altri prodotti tra serie TV, videogiochi, fumetti e librogame il nome di “Indiana Jones” abbia ancora un forte traino tra il publico moderno, ma qui non si sta parlando di “quantità”, bensì di “qualità”.

Non importa, infatti, quanto abbia incassato Indiana Jones e il quadrante del destino. Indiana Jones era, è e rimarrà sempre un personaggio incredibile. Una sorta di garanzia che, anche nei momenti più bui della sua “carriera” ha saputo divertire e appassionare miglia di persone in tutto il mondo.

Con il passare del tempo è sempre più evidente che l’archeologo creato da George Lucas debba però trovare una nuova direzione. Una direzione in grado di consacrare il personaggio alla gloria eterna, senza mettere troppo sotto sforzo un Harrison Ford ancora in forma, ma ormai lontano dai fasti degli anni Ottanta. Fortunatamente MachineGames, software house svedese famosa per aver dato vita al reboot di Wolfenstein nel 2014, sembra aver trovato il modo di fare "il miracolo". Indiana Jones e l’antico Cerchio è infatti in arrivo il 9 dicembre 2024 e sembra essere il sogno di tutti coloro che negli anni si sono innamorati del personaggio.

La scorsa settimana abbiamo avuto occasione di assistere in anteprima a una presentazione a porte chiuse dell’ultima fatica di MachineGames e di partecipare a un’intervista con Jerk Gustafsson (Game Director) e Axel Torvenius (Creative Director). Un’opportunità che ha cancellato quasi tutti i dubbi dalla nostra mente, facendoci ben sperare per una buona riuscita del titolo. Volete sapere come è andata? Allora afferrate la frusta e seguiteci nella nostra anteprima di Indiana Jones e l’antico Cerchio. E mi raccomando: non dimenticatevi il cappello!

PAROLA D’ORDINE: AVVENTURA

All’inizio della nostra presentazione abbiamo trovato Indiana Jones all’interno di un misterioso tempio, intento a raccogliere una preziosa statuetta posizionata su un misterioso altare. Una situazione ben nota ai fan del franchise e che, ovviamente, mette in scena una rocambolesca fuga dalla quale il nostro archeologo preferito riuscirà a salvarsi solo grazie alla propria frusta e alle proprie abilità. Dopo un momento tanto adrenalinico, abbiamo finalmente avuto modo di capire nel dettaglio la struttura di gioco e le abilità del nostro iconico protagonista.

Nonostante Indiana Jones e l’antico Cerchio contenga delle sequenze d’azione, è evidente come l’obiettivo principale del gioco sia quello di immergerci completamente nei panni del Dr. Jones. Molta attenzione è stata riposta nell’esplorazione degli scenari e nella risoluzione degli enigmi. Enigmi che, durante l’intervista, abbiamo scoperto essere influenzati dal selettore della difficoltà presente a inizio partita. Per ottenere nuove informazioni e approfondire l’ambiente circostante, potremo inoltre utilizzare la macchina fotografica in dotazione al nostro eroe. Questo ci permetterà non solo di scoprire reali frammenti del passato, ma anche comodi indizi per superare i puzzle che ci si pareranno davanti.

Indiana sarà inoltre in possesso di un diario di viaggio e, un po’ come Nathan Drake in Uncharted, potrà consultarlo per vedere le fotografie scattate, le mappe raccolte e i documenti ritrovati. Insomma: esplorare le varie aree sarà senza dubbio una delle principali attività del gioco e, lo ammettiamo, quanto visto ci ha lasciati davvero entusiasti.

“È PERICOLOSO ANDARE DA SOLO! PRENDI QUESTA!”

Quando ci troveremo di fronte ai nostri avversari, non saremo costretti ad aggirarli. La possibilità di affrontare alcune sezioni senza essere visti è sì presente, ma gli sviluppatori svedesi hanno inserito diversi elementi per aggiungere un tocco d’azione all’avventura. Ecco che potremo quindi utilizzare gli oggetti dello scenario per infliggere pesanti danni ai vari nemici, oppure affrontarli a mani nude in una scazzotata vecchia scuola. A far da padrona negli scontri c’è però lei: la frusta. Attraverso questo iconico oggetto potremo disarmare i nemici e muoverli verso svariate direzioni, facendoli schiantare contro muri e ostacoli o spingendoli da altezze elevate. È inoltre possibile afferrare le loro gambe e farli cadere a terra, permettendoci così di sopraffarli e di mettere rapidamente K.O..

Volete risolvere il conflitto in maniera definitiva? Allora il vostro fidato revolver o le armi in possesso dei vostri avversari potrebbero darvi una mano, trasformandovi in pericolose macchine da guerra. Gli sviluppatori hanno però anticipato la possibilità di trovare anche dei travestimenti per superare alcune zone senza sparare un singolo colpo. Talvolta ciò accadrà in precisi momenti della storia, ma ci è stato detto che saranno presenti anche delle aree più ampie dove poter esplorare e svolgere diverse missioni. È proprio in questi caso, infatti, che potremo agire liberamente, applicando quanto imparato durante l’avventura principale.

UN’OPERA ALL’APPARENZA COMPLETA

Se esplorazione e combattimenti sono due elementi cardine di Indiana Jones e l’antico Cerchio, non dobbiamo sottovalutare la presenza di momenti più “platform” legati alle abilità del nostro protagonista. Sarà infatti possibile, per esempio, raccogliere dei tridenti e scagliarli contro una parete erbosa, creando in questo modo un possibile appiglio per la nostra frusta e permettendoci di raggiungere zone prima inaccessibili. Durante le azioni come l’arrampicata o l’utilizzo della frusta il gioco passa dalla prima alla terza persona, creando una sensazione che non possiamo certo definire gradevole. Non è chiaro se si tratti solo di una discutibile scelta di design o di un rimasuglio di una versione iniziale del gioco nella quale si pensava di utilizzare esclusivamente la terza persona. Quel che è certo è che si tratta dell’unico elemento che ci ha fatto storcere il naso, lasciandoci infastiditi a ogni singolo cambio di camera.

Nel corso del suo viaggio, potremo inoltre sbloccare nuove abilità per il nostro protagonista. Una tra queste, conosciuta in inglese come “True Grit”, si permetterà di rimetterci in piedi dopo un K.O. una nuova opportunità di vincere lo scontro. Per attivarla, però, dovremo raccogliere il nostro cappello caduto a pochi passi da noi. Un’idea semplice, ma brillante, e che dimostra la passione dei ragazzi di MachineGames nei confronti del franchise cinematografico.

DA UN GRANDE POTERE DERIVANO GRANDI RESPONSABILITÀ

Dopo questo resoconto sulla struttura di gioco, è giunto poi il momento di scoprire come tutti questi elementi possano interagire tra loro. La presentazione si è infatti spostata in una specifica sezione del gioco, nella quale abbiamo seguito Indiana Jones all’interno della Sfinge. Il risultato è stato un gameplay equilibrato e in grado di trasmettere la medesima sensazione di avventura vista all’interno dei film della saga. Un effetto non solo piacevole, ma in grado di farci sperare che il franchise possa andare avanti in questo modo. Dopotutto l’ottimo lavoro di costruzione dei modelli 3D potrebbe garantire una sorta di immortalità a Harrison Ford, permettendo al pubblico di tutto il mondo di godere ancora di numerose altre avventure di Indiana Jones.

Durante la chiacchierata con Jerk Gustafsson e Axel Torvenius abbiamo poi appreso come Indiana Jones e l’antico Cerchio sia il titolo più grande mai sviluppato da MachineGames. Un gioco più vasto, più complesso e più lungo rispetto ai vari capitoli di Wolfenstein sviluppati dal team svedese. I due autori hanno inoltre ribadito l’importanza di creare un’esperienza bilanciata. In tutti i sensi. Bilanciata da un punto di vista ludico, ma anche da un punto di vista commerciale. Questo gioco, infatti, non è solo un’opera per i fan di vecchia data di Indy, ma anche una possibile porta d’ingresso alla saga per tutti coloro che non conoscono nel dettaglio il personaggio e sono alla ricerca “solamente” di un buon titolo d’avventura.

In ogni caso, quanto mostrato ci lascia ben sperare per la buona riuscita del progetto. Un progetto che sembra perfettamente a fuoco e in grado di trasportare la magia di Indiana Jones dal Grande al Piccolo Schermo. Per sapere se questa sensazione diventerà realtà, però, non possiamo far altro che aspettare con trepidazione il 9 dicembre 2024, data nella quale Indiana Jones e l’antico Cerchio sarà disponibile su PC e piattaforme Xbox. E fidatevi: nonostante manchino pochi mesi, l’attesa di un nuovo capitolo con protagonista il carismatico archeologo non è mai stata tanto difficile da sostenere.

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