Inception: il film di Christopher Nolan è una metafora sul cinema?
E se Inception fosse una grande e complessa metafora sull'arte del filmmaking?
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Il bello di un film come Inception di Christopher Nolan è la sua componente "ludica".
Nel video proposto qualche settimana fa da Kyle Kallgren su Brows Held High si analizzano tutti i riferimenti del film di Nolan all'arte surrealista e al cinema nel suo complesso. Nel saggio per immagini che potete vedere qua sotto si afferma, sostanzialmente, che la struttura onirica, surreale alla base del lungometraggio, il presupposto secondo il quale i personaggi della vicenda hanno a che fare con l'accettazione - o il rifiuto - di una realtà fittizia siano gli ingredienti alla base del cinema stesso.
Christopher Nolan ha realizzato un complesso e intricato atto d'amore nei confronti del filmmaking?
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Ogni volta che viene rivisto, può essere decostruito e reinterpretato in una maniera differente rispetto alla precedente, in virtù della sua struttura composta da innumerevoli livelli di lettura.
Inception diventerebbe dunque una vera e propria metafora della settima arte.
Chi può dirlo?
In ogni caso ecco l'interessante analisi di Kyle Kallgren: