Incassi 2009: il cinema batte l'home video
Per la prima volta dal 2002 gli incassi cinematografici americani hanno battuto quelli dell'home video: il mercato DVD e Blu-Ray si contrae del 13% rispetto al 2008. Sarà tutta colpa della pirateria?
Fonte: Reuters
L'agenzia Reuters ha appena confermato la cosa, segnalando che per la prima volta dal 2002 i consumatori americani hanno speso più soldi per biglietti cinematografici che per comprare Blu-Ray Disc o DVD, e questo nonostante, appunto, l'arrivo della tecnologia ad alta definizione.
1.1 miliardi di dollari sono stati spesi in Blu-Ray Disc: il numero di case americane con lettori di Blu-Ray è passato da 3 a 8 milioni.
Nel complesso, gli americani hanno speso 28.38 miliardi di dollari nel 2009 nell'industria cinematografica, un leggero calo rispetto ai 28.47 miliardi del 2008: in questa cifra sono inclusi 1.27 miliardi per il noleggio via cavo e via satellite, e 361 milioni di dollari per il download autorizzato online.
Hollwyood imputerà sicuramente alla pirateria la causa di questo calo, ma la verità è che è tutto un insieme di elementi a determinare un vero e proprio cambiamento nel consumo dell'intrattenimento domestico:
La pirateria, ovviamente, ma vista più come cambio di costumi che come minaccia a un mercato. Le persone trovano più comodo scaricare direttamente un film sul proprio hard disk che andare a comprare un DVD. L'industria sta cercando di affrontare il problema non solo favorendo il noleggio o l'acquisto direttamente online (compagnie come Netflix stanno andando alla grande), ma anche cercando delle soluzioni adeguate per il download dei film. Anche se dare la possibilità di scaricare una "copia digitale" da un dvd acquistato non sembra allettare molto l'utente finale (in particolare gli utenti Mac, per i quali non c'è compatibilità).
La crisi economica. La gente si sta riversando nei cinema perché, a causa della crisi economica, sceglie più facilmente la serata "pizza + cinema con amici" piuttosto che forme di intrattenimento più costose e impegnative (dai viaggi alle feste in locali e così via). Un ragionamento simile non si può fare per l'home video, che viene visto probabilmente come un prodotto di cui si può fare a meno quando tv e internet propongono un'offerta migliore.
La battaglia dell'alta definizione è stata dannosa. Due anni fa è andata in scena la lotta tra i sostenitori del Blu-Ray e quelli dell'HD-DVD. Si pensava, scioccamente, che questa battaglia di formati avrebbe beneficiato il consumatore: in realtà si è rivelata quasi una truffa, con la diffusione di lettori di entrambi i tipi prima, e l'improvviso passaggio alla sola tecnologia blu-ray poi. Il risultato è sicuramente un senso di sfiducia verso il nuovo formato.
Il passaggio all'alta definizione si sta rivelando molto più lento di quanto sperato, e non solo a causa della crisi economica. I prezzi dei Blu-Ray sono ancora molto alti, e il passaggio all'alta definizione implica l'acquisto di lettori e televisori HD: l'utente medio preferisce approfittare dei bassi prezzi dvd. [inoltre, come suggerito in un commento, chi sta aspettando di decidersi a passare al blu-ray tende a non acquistare più neanche DVD, nell'attesa di passare alla nuova tecnologia]
Si può essere d'accordo o meno su questi vari punti, ma imputare alla sola pirateria la colpa della crisi del mercato home video risulta un po' riduttivo, oltre che pericoloso: l'industria dovrà iniziare a trovare delle soluzioni costruttive, adatte a questo vero e proprio cambiamento di paradigmi...
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