Image: Scott Snyder lancia Nocternal per la sua etichetta Best Jackett Press
Scott Snyder e Tony Daniel inaugurano con Nocternal la nuova etichetta indipendente Best Jackett Press, fondata dallo sceneggiatore
Alpinista, insegnante di Lettere, appassionato di quasi ogni forma di narrazione. Legge e mangia di tutto. Bravissimo a fare il risotto. Fa il pesto col mortaio, ora.
Una serie che trae spunto in maniera importante dalle difficoltà che il mondo intero ha attraversato e sta attraversando nel corso del 2020, Nocternal è il primo progetto che vedrà la luce sotto l'etichetta Best Jackett Press. Snyder non ha fatto mistero, nelle sue recenti dichiarazioni, di volersi dedicare maggiormente ai fumetti creator-owned, dopo l'impegno su Dark Nights: Death Metal. Ed ecco cos'hanno avuto da dire lui e Daniel su questa nuova, ambiziosa serie.
Snyder - L'ispirazione di Nocternal è tanto semplice quanto personale. Da piccolo avevo una fortissima paura del buio. Mi ricordo che cercavo di scuotermi dal mio terrore andando fuori di notte con una torcia elettrica e poi spegnendola per un po'. Circa un anno fa, uno dei miei figli ha sviluppato una forma di fobia molto simile e, nel tentare di consolarlo, ho rievocato quell'epoca in cui non c'era modo di razionalizzare la mia paura del buio. Perché ogni cosa che esiste là fuori è potenzialmente fonte di ombra.
E la cosa mi ha colpito. Mentre ero sdraiato a letto con mio figlio: ho immaginato un mondo immerso in un'oscurità eterna. E se domani la luce del Sole smettesse di raggiungere la Terra o, peggio, se scoprissimo una nuova oscurità, molto peggiore di quella che ci spaventava da bambini? Così mi è venuta l'idea di questa notte senza fine che trasforma e cambia per sempre ogni creatura che vi si espone per troppo tempo, facendola diventare qualcosa di mostruoso. La morale credo sia, semplicemente, che la tenebra fa paura. Punto.
La storia è un po' horror, un po' avventura piuttosto dinamica e d'azione, ma alla fine dei conti è drammatica. Sì, ci sono mostri di ogni foggia, ma Nocternal parla soprattutto dei personaggi, di Val, di Em e della gente che incontrano in questo mondo in cui nessuno sa di chi fidarsi o di cosa. Un mondo in cui nulla più è chiaro, nessuno sa perché l'oscurità sia piombata su di noi quale sia la sua vera natura, se scientifica o soprannaturale, o per quanto tempo durerà. Qualcuno dice che diventerà anche peggiore. Tempi spaventosi, pieni di incertezze nei confronti del sistema, tendono a tirar fuori il meglio del peggio di noi, dando vita alle situazioni drammatiche più interessanti.Daniel - La storia è decisamente distopica e rispecchia in maniera bizzarra quel che il mondo sta affrontando in questo periodo. Non sapere quando questo evento terminerà o quel che possiamo fare per risolvere le cose. Eppure noi progettiamo Nocternal dal 2019, molto prima che gli eventi della vita odierna iniziassero a presentarsi e a cambiare in peggio le nostre vite. Tematicamente, affrontiamo lo sconosciuto, quel che non possiamo vedere, la paura, la disinformazione, il buono e il cattivo che ci sono nelle persone e la ricerca di una luce che ci permetta di sopravvivere. Sto parlando della realtà o del nostro fumetto? Forse di entrambe le cose.
Su Kickstarter, Daniel e Snyder stanno finanziando un'edizione di 72 pagine del primo episodio di Nocternal, ricchissima di materiale editoriale, con analisi, tavole e sceneggiature originali. Lo sceneggiatore si dichiara ossessionato e appassionatissimo della descrizione del processo di scrittura, un mestiere così soggettivo nel suo svolgersi che vale la pena approfondire le meccaniche di composizione di ogni autore. Nel fondare la propria etichetta, una delle cose che più gli premevano era dare la possibilità ai lettori di conoscere le sue.
Snyder - Volevo lavorare con Tony da molto tempo. Lui è un maestro della narrazione per immagini e, ovviamente, una superstar, ma è anche uno dei migliori artigiani del nostro ambiente. Le sue matite e le sue chine sono pazzesche e volevo dare alla gente l'occasione di apprezzare il suo lavoro a un livello diverso, in questo caso. Per mia fortuna, Tony aveva lo stesso desiderio riguardo l'accesso dei fan a questo progetto. Entrambi vogliamo davvero che i lettori sentano di essere immersi nel processo creativo assieme a noi, dall'inizio alla fine, tramite una trasparenza mai vista riguardo al modo in cui il fumetto è realizzato.
Infine, ci manca davvero molto il rapporto di connessione con gli appassionati che si crea alle manifestazioni, rese impossibili dal Covid. Non abbiamo modo di firmare copie, di ringraziare, di incontrare le persone, di parlare delle storie. C'è una mancanza di intimità in questi giorni, quindi abbiamo deciso di fare qualcosa che creasse in qualche modo contatto. L'intera campagna di finanziamento ruota attorno a questa idea: avete accesso a noi, al nostro metodo di lavoro sulla storia, alla crescita dell'etichetta.
Daniel - Quando ero un giovane fumettista, ero interessatissimo al processo creativo. Adoravo ogni oncia di dietro le quinte, capire come venivano fatte le cose, ogni articolo sulla scrittura che trovavo. Da ragazzino andavo da 2 Eleven a comprare Comics Journal, o forse era un'altra rivista, e leggevo gli articoli, mi immergevo nel disegno, in particolare quello a matita, perché potevo vedere come lavoravano i professionisti. Cosa che mi ha aiutato in quanto artista, a capire cosa stessi sbagliando.
Oggi, sulla mia pagina Instagram, io mostro parecchie delle mie matite e chine e un sacco di aspiranti disegnatori mi contattano per ringraziarmi. Sono grati anche delle pagine che poi cancello per metà e di quelle che cestino, perché possono vedere la frustrazione, la passione che ci si deve mettere in certi momenti. L'arte è un viaggio e il risultato è mostrato a tutti, ma la gente non ha spesso modo di vedere dietro il sipario, la sofferenza dell'artista nel portare alla vita un'immagine. Ho cercato di insegnare queste cose e di ispirare gli altri, in maniera che sappiano che non è facile nemmeno per me, nemmeno dopo tanti anni. Ma la passione per quel che faccio è centrale.
Una passione che Daniel nutre anche per Scott Snyder, che considera uno degli scrittori dalla voce più riconoscibile del panorama americano. Dopo tanti tentativi di lavorare assieme, tutti andati a vuoto, lui e lo sceneggiatore si sono incontrati casualmente a New York, per poi sentirsi al telefono a stretto giro. Cosa che ha portato Tony Daniel a rinunciare al rinnovo di un contratto in esclusiva con la DC Comics per dedicarsi maggiormente a progetti indipendenti, nonostante fosse già annunciato come disegnatore regolare di Batman per il 2020. Piani poi cambiati, tempestivamente.
Daniel - Io e Scott non avevamo niente di preciso in mente, ma sapevamo di voler lavorare a qualcosa di grosso ed entusiasmante, di epico e con i personaggi al centro. Poi lui ha avuto questa epifania, una mattina. Spesso succede con le grandi pensate. Scott vide l'intero progetto nella sua mente e mi spiegò cosa stava macinando. Ed io potei vedere lo stesso nella mia testa. Era la storia perfetta per noi, per cacciare i denti nei nostri punti di forza narrativi. Nocternal è una storia del genere per cui mi sento più adatto ed entrambi, lavorandoci negli ultimi mesi, abbiamo sentito che poteva essere qualcosa di davvero speciale. Ora ne siamo certi.
Quale il futuro di Best Jackett Press dopo Nocternal? Snyder non si sbottona e si limita a rivelare di avere già altri fumetti in produzione, in collaborazione con diversi grandi artisti. Alcuni con cui ha già lavorato e altri no. Ogni storia, comunque, è pensata per essere una sfida per lui, come sceneggiatore, che si dice nervoso ma anche più entusiasta di quanto sia mai stato in vita propria.
Fonte: Comics Beat