Image: Bengal parla di Death or Glory, tra automobili e autostrade americane

Il disegnatore francese di Death or Glory parla dell'esaltazione del mercato americano creator-owned

Alpinista, insegnante di Lettere, appassionato di quasi ogni forma di narrazione. Legge e mangia di tutto. Bravissimo a fare il risotto. Fa il pesto col mortaio, ora.


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Spoiler Alert
Di Death or Glory vi abbiamo parlato non moltissimo tempo fa, riportandovi le dichiarazioni del suo sceneggiatore, Rick Remender. Ora, è il turno di Bengal, che si occupa delle matite di questa serie Image Comics on the road, storia di una camionista arrabbiata e coinvolta, suo malgrado, in loschi affari della malavita.

Ecco cos'ha detto il disegnatore alla redazione di Newsarama:

Death or Glory #3, copertina di Bengal

Come accade spesso, era da un sacco di tempo che apprezzavo il lavoro di Rick Remender e che lui stimava il mio. Ci siamo conosciuti solo quando dei conoscenti in comune hanno parlato a lui della mia intenzione di lavorare stabilmente nell'industria del Fumetto americano. Circa quattro anni fa, quando stavo per trasferirmi dalla Francia, lui ha accettato di scrivere l'introduzione all'edizione in inglese di un fumetto chiamato Naja, a cui ho lavorato in patria. Lì abbiamo iniziato a essere in contatto e a parlare di un possibile lavoro assieme.

Il mondo del Fumetto americano io lo vedo con la prospettiva di un lettore, soprattutto. A confronto con quel che accade in Europa, il panorama è chiaramente molto più incentrato sulla figura del super eroe. Nel Vecchio Continente, l'offerta è molto più differenziata tra i generi. Ma le cose sono molto cambiate, oggigiorno, per il meglio. Con molti più piccoli editori sul mercato, che puntano a settori e prodotti nuovi, lo spettro della varierà di genere si è allargato moltissimo anche in America. Detto questo, non ho una preferenza tra le due tradizioni. Ho imparato moltissimo, nei miei anni formativi, da entrambe. Tutte e due hanno prodotto capolavori.

Il personaggio della protagonista, Glory Owens, è stato quasi interamente progettato da Rick. Ha dovuto sopportate una serie di tentativi di realizzarla nella maniera corretta, da parte mia, ma Rick mi ha fornito una tale quantità di riferimenti al mondo del Cinema e via fotografica... Avevo un'immagine abbastanza chiara in mente, ma non essendo americano non avevo mai incontrato una persona del suo genere. Mi mancava un elemento di realismo, che Rick mi ha fornito. Così come l'occasione di immergermi sempre più nel cuore degli Stati Uniti, per imparare tutto quel che posso sul mondo che devo ritrarre e renderlo più autentico possibile. Glory deve essere un personaggio vero, concreto, o non sarebbe in grado di raccontare la nostra storia.

Bengal dice che solo la copertina del terzo numero della serie è un diretto omaggio a un famoso film on the road. Forse, altre ne verranno. Molte influenze sono contenute nelle pagine del fumetto, anche per comunicare un'atmosfera classica ai lettori. Ovviamente, il dinamismo dei film che raccontano storie incentrate sulle automobili è stato fondamentale per l'artista, così come anche diversi manga. Tra i film, Bengal cita Ronin, Baby Driver, Bullitt e anche qualcosa di Fast & Furious. Fra i manga, Gunsmith Cats di Sonoda.

Lavorare nel mercato indipendente è interessante, perché in Francia non esiste una cosa simile ed è un'esperienza nuova. Certo, si sviluppa il proprio progetto come succede da noi, ma qui abbiamo il controllo totale della serie che si possiede e con cui si ha il potere di fare qualunque cosa. In Francia, si lavora invece per un datore di lavoro e si sviluppa un prodotto che, senza l'editore, non avrebbe futuro. Difficile spiegarlo, ma questa forma di pubblicazione dà un sacco di libertà e di motivazione in più. Almeno nella mia esperienza.

Bengal ha quindi parlato della sua tecnica di disegno in funzione dei colori. In pratica, realizza le matite in previsione della loro colorazione, motivo per cui in questa serie ha mantenuto leggere le chine, pensando in anticipo agli spazi in senso cromatico. In pratica, sostiene di tracciare linee che poi possa dipingere, anche perché non si ritiene un disegnatore particolarmente bravo, ma per lo più un ottimo colorista e compositore.

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Fonte: Newsarama

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