Il truffatore di Tinder: cosa è successo alle vittime e a Simon Leviev dopo l'uscita del documentario?

Il truffatore di Tinder, ecco cosa è successo alle vittime (e a Shimon Leviev) dopo l'uscita del documentario

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Il truffatore di Tinder, ecco cosa è successo alle vittime dopo l'uscita del documentario

Il truffatore di Tinder è arrivato in streaming su Netflix lo scorso 2 febbraio e, come vi abbiamo spiegato nel nostro resoconto settimanale dedicato ai titoli più visti sulla piattaforma, la nuova produzione del team già responsabile di "Giù le mani dai gatti: caccia a un killer online", ha subito raggiunto la prima posizione nell'ambito dei film più visti in tutto il mondo.

Il documentario è focalizzato sulla storia sorprendente di un impostore, Simon Leviev (Shimon Hayut) che si finge un playboy milionario su Tinder riuscendo poi a estorcere ingenti somme di denaro a delle donne (attuando un vero e proprio schema Ponzi) che decidono poi di smascherarlo. Se avete già visto la produzione targata Netflix, sapete già che il minutaggio finale è dedicato agli esiti della pubblicazione dell'indagine giornalistica su cui si basa Il truffatore di Tinder, indagine che potete trovare a questo link. Simon Leviev, dopo essere stato arrestato dall'Interpol, è stato condannato a 15 mesi di reclusione per i crimini commessi in Israele, ma ha trascorso in carcere solo cinque mesi. Poi è uscito di galera e, a quanto pare, ha superato le "difficoltà economiche" a cui è andato incontro nel momento in cui il suo elaborato sistema di truffe è stato svelato (ad oggi, è ancora ricercato per truffa in svariate nazioni). Le tre vittime che hanno deciso di denunciarlo dando inizio alla - fugace - cattura di Leviev, Cecilie Fjellhøy, Pernilla Sjoholm e Ayleen Charlott, stanno ancora ripagando i debiti accumulati con le varie banche e istituti di credito per colpa delle ielevate somme di denaro versate nelle casse del truffatore.

Il Truffatore di Tinder Vittime

A margine della release del documentario su Netflix, ci sono stati altri sviluppi della faccenda che sono stati segnalati dai media statunitensi.

Cominciamo da E!Online che c'informa del fatto che Tinder ha deciso di bannare Simon Leviev (e tutti i sui eventuali alias) dalla dating app su cui il criminale era tranquillamente tornato dopo essere uscito di prigione. Il ban, come spiegato al magazine da un portavoce della compagnia, è scattato non appena le notizie dei sui crimini sono diventate pubbliche nel 2019:

Abbiamo bannato Simon Leviev e tutti i suoi alias conosciuti appena la storia delle sue azioni è diventata pubblica nel 2019. È bannato da Tinder in maniera permanente. In seguito all'uscita del documentario, abbiamo effettuato ulteriori indagini interne e possiamo confermare che Simon Leviev non è attivo su Tinder con nessuno dei suoi alias.

Anche le varie piattaforme di Match Group - da Match.com, OkCupid e Hinge - ha intrapreso un'analoga iniziativa.

Cecilie Fjellhøy, Pernilla Sjoholm e Ayleen Charlott hanno invece aperto una campagna su GoFundMe tramite la quale stanno cercando di recuperare il denaro necessario a pagare tutti i debiti che hanno accumulato.

Potete raggiungerla cliccando sulla foto qua sotto:

Il truffatore di tinder

Il truffatore di Tinder, la sinossi ufficiale

Tra uno swipe e l'altro, trovare l'amore online non è facile. Per questo Cecilie non crede ai propri occhi quando fa match con un playboy ricco e belloccio, scoprendo che è l'uomo dei suoi sogni. Ma la realtà si rivela ben diversa: quando la donna si rende conto che il sedicente uomo d'affari internazionale non è chi dice di essere, lui le ha già preso tutto e la favola lascia il posto a un thriller con vendetta. Cecilie scopre chi sono le altre persone finite nel mirino, le donne uniscono le forze e smettono di essere vittime, dando a IL TRUFFATORE DI TINDER pane per i suoi denti. Questo avvincente documentario dai produttori di L'impostore - The Imposter e Giù le mani dai gatti: caccia a un killer online racconta la loro storia mentre svelano la sua vera identità e si battono per consegnarlo alla giustizia.

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