Il Tarzan della Warner Bros. in difficoltà a causa dello spin-off di Harry Potter?
David Yates ha abbandonato la post-produzione di Tarzan per dedicarsi agli Animali Fantastici e la Warner potrebbe ritrovarsi un altro flop fra le mani
Se volete conoscere tutti i dettagli di questa bomba di celluloide costata 150 milioni (più altri 125 di publicity and avdertising) che potrebbe generare una perdita compresa fra i 130 e i 150 milioni di dollari, rimandiamo alla lettura di questo articolo.
Una gatta da 180 milioni di dollari di budget, spese di promozione escluse.
Secondo la Warner, si tratterebbe di una mossa già preventivata e gli executive della major sarebbero fiduciosi del fatto che Yates, un asset fondamentale che ha dalla sua quattro capitoli di Harry Potter da un box office di quasi 4 miliardi di dollari, possa essere in grado di consegnare entrambe le pellicole.
I primi screening però sarebbero stati negativi, ma, anche qua, la major non si dice preoccupata: la versione mostrata non era quella definitiva e vengono citati i casi di altri filmmaker come Steven Spielberg e Clint Eastwood che, in passato, hanno lavorato su più pellicole contemporaneamente (anche se non si trattava di progetti dal budget così elevato come Tarzan e Gli Animali Fantastici, i cui costi produttivi si aggirano intorno ai 180 milioni cadauno).
Secondo svariati analisti, si tratta degli effetti della "battaglia intestina" alla major che ha infine portato alla nomina di Kevin Tsujihara a CEO della Warner Bros. Entertainment. Tsujihara, precedentemente presidente della Warner Bros. Home Entertainment, non aveva esperienza diretta in materia di produzione cinematografica e televisiva. Con lui è arrivato il successo di The LEGO Movie e le rosee speranze di un futuro fatto di nuove pellicole potteriane e cinefumettistiche, ma anche un presente fatto di enormi passi falsi come quelli citati.
Tarzan avrebbe inoltre subìto gli effetti della morte del produttore Jerry Weintraub, scomparso lo scorso luglio all'età di 77 anni.
Secondo l'analista di Wall Street Harold Vogel, non ci saranno ripercussioni particolarmente pesanti sul prezzo del titolo Time Warner, ma lo specialista non manca di far notare che l'intera strategia dello studio, negli ultimi due anni, non avrebbe fatto altro che emulare la Disney e la Marvel, denotando una certa carenza di idee dimostrata anche dai progetti fantasy/storici come Pan, Re Artù di Guy Ritchie e un live action del Libro della Giungla in uscita un anno dopo quello di Jon Favreau prodotto dalla Casa di Topolino.