Il successo di The Avengers spiegato dal Mad Magazine

La popolare rivista satirica Mad Magazine spiega, ovviamente a modo suo, il successo del cinecomic Marvel scoprendo inquietanti somiglianze con i...

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Il box office di The Avengers è come un treno in corsa lanciato a folle velocità. Metafora banale direte voi, ma comunque alquanto appropriata.

Le ragioni del suo successo, non tanto dal punto di vista economico, ma sotto il profilo dell'operazione nel suo complesso, le abbiamo analizzate all'interno di questo approfondimento, ma ora anche la rivista satirica Mad Magazine ha voluto dire la sua in merito alle stratosferiche performance del film al botteghino statunitense del week end. E l'ha fatto con un infografico che vi proponiamo qua sotto, corredato dalla nostra traduzione e ai link esterni per "spiegare" i vari riferimenti al contesto sociale statunitense e non.

 

Traduzione:

- Octomom ha portato i suoi figli al cinema

- Gli amanti dei film non vedevano l'ora di vedere una pellicola con dei "super eroi"

- I fan di Diana Rigg (la protagonista del serial Tv inglese "Agente Speciale", The Avengers in  originale, ndr.) sono incredibilmente fedeli, ma sono ormai vecchi e confusi

- Dopo Snakes on a Plane, c'è stata una voglia repressa per ben sei anni di poter finalmente vedere Samuel L. Jackson in un lungometraggio che non facesse del tutto schifo

- Chi voleva andare al cinema non aveva scelta: il prossimo week end è la Festa della Mamma e tutti loro saranno bloccati per l'intero pomeriggio all'interno di un qualche Olive Garden

- Era impossibile non cedere alle voci secondo le quali Chris Vaina avrebbe rubato la scena interpretando "un tizio a piedi che corre"

- Il pubblico non vedeva l'ora di sostenere un altro piccolo film dai toni riflessivi tipo The Artist

- Gli smaniosi fanboy erano intrigati dai rumor secondo i quali una ripresa dal basso della biancheria di Loki avrebbe eluso i controlli della censura

- La Disney ha alimentato a palla l'hype negli ultimi cinque anni

Secondo Mad Magazine poi, la pellicola di Joss Whedon avrebbe molto in comune con la boy band anglo-irlandese One Direction, nota per aver partecipato e per essere arrivati terzi alla settima edizione di X-Factor.

Ecco perché:

- Sono entrambi creati da uomini di mezza età e indirizzati a degli adolescenti

- Sono entrambi più popolari dei loro rispettivi "fattori X"

- Sono dei gruppi completamente artefatti messi insieme da una mente alquanto disumana

- I membri dei gruppi indossano degli improbabili pantaloni attillati

- L'aspetto esteriore così sicuro di sé, nasconde delle anime confuse e ormai danneggiate

- Traboccano di relazioni omoerotiche represse

- Vorrebbero sputare sui cadaveri del cast di Big Time Rush

- Nessuno dei due gruppi fa buona musica

- Saranno entrambi dimenticati entro settembre

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