Il rilancio di Dylan Dog. Aspettando il n. 325
Il rilancio di Dylan Dog ad opera di Roberto Recchioni. Piccola ricognizione di tutto quel che ci è stato detto sinora riguardo all'evento Bonelli di Settembre e al numero 325 dell'Indagatore dell'Incubo
Alpinista, insegnante di Lettere, appassionato di quasi ogni forma di narrazione. Legge e mangia di tutto. Bravissimo a fare il risotto. Fa il pesto col mortaio, ora.
Partendo dal terremoto: alla guida della testata ci sarà, in qualità di supervisore e di saltuario sceneggiatore, Roberto Recchioni. Autore già cult, astro ormai nato del panorama nazionale ma sempre pieno di sorprese, personaggio che divide se ce n'è uno. Ma soprattutto uno scrittore che ha mantenuto la fisionomia del fan di fumetto. Particolare non trascurabile, perché...
Perché la promessa è quella di un ritorno alle origini, alle atmosfere degli esordi, all'horror degli inizi e agli incubi che Dylan indagava quando a scrivere le sue storie c'era Tiziano Sclavi. Lo splatter, il nudo, le ambientazioni oscure. Molti scuotono la testa. La promessa sembra difficile da mantenere. Alcuni sono invece rassicurati dal fatto che Sclavi sia direttamente impegnato nella gestione dell'attuale fase di transizione del fumetto. Le utlime storie, già disegnate, che precedono il n. 325, sono state riadattate e ritoccate per guidare il lettore all'uscita della svolta, dal titolo significativo, ovvero...
Il pensionamento dell'ispettore Bloch, uno dei comprimari fissi di Dylan Dog, e uno dei personaggi più riusciti della saga. Il pubblico è già schierato su fronti opposti. Per non parlare delle dichiarazioni di Recchioni, che ha parlato di un indagatore “più calato nella realtà contemporanea”, e che “potrebbe essere il perfetto testimone di quel che accade oggi in Italia”.
Fonti: Blog di Roberto Recchioni, Sergio Bonelli Editore