Il racconto inedito di Harry Potter

Ecco in esclusiva per i lettori di BadTaste la traduzione italiana del breve racconto, prequel di Harry Potter, scritto da JK Rowling per beneficenza. Protagonisti James Potter e Sirius Black!

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Fonte: SnitchSeeker

Il breve prequel (800 parole, circa due pagine) è stato battuto all'asta per 25.000 sterline, ed è finalmente disponibile online. Cliccate sull'immagine per leggere la trascrizione del testo inglese; e scorrete sotto per la traduzione in italiano. La storia vede protagonisti James Potter e Sirius Black, ed è ambientata tre anni prima della nascita di Harry.

La motocicletta svoltò rapida la curva a gomito: così veloce, nel buio, che i due poliziotti nell'auto che la inseguiva gridarono: "Wow!". Il sergente Fisher frenò bruscamente con il suo piedone, convinto che il ragazzo seduto dietro sarebbe finito sotto le ruote dell'auto. Invece, la moto girò l'angolo senza disarcionare i due centauri, e sparì nella stretta viuzza con una scintilla rossa del fanalino posteriore.

"Li abbiamo presi!" strillò l'agente Anderson. "E' un vicolo cieco!"

Chino sul volante, scalando in fretta le marce, per infilare l'auto nel vicolo Fisher raschiò via metà della vernice dalla fiancata.

Lì, illuminata dai fari, stava la loro preda, finalmente immobile dopo un quarto d'ora di inseguimento. I due centauri erano in trappola: da una parte un alto muro di mattoni, dall'altra l'auto della polizia, che si avventava su di loro come un predatore ringhiante con gli occhi fulgenti.

Lo spazio tra le portiere e i muri del vicolo era così angusto che Fisher e Anderson ebbero difficoltà a uscire dall'abitacolo. Era un duro colpo per la loro dignità, dover strisciare come granchi verso i due teppistelli. Fisher trascinò la grossa pancia rasente il muro, facendo saltare i bottoni della camicia uno per uno, e alla fine staccò lo specchietto retrovisore con il fondoschiena.

"Scendete dalla moto!" intimò ai ragazzi, che sorridevano sotto la luce blu a intermittenza, come se la trovassero divertente. Ubbidirono. Fisher si liberò dal retrovisore rotto e li squadrò con occhio torvo. Dimostravano circa diciott'anni. Quello che guidava la moto aveva lunghi capelli neri; la sua bellezza insolente ricordò a Fisher quel chitarrista perdigiorno, il fidanzato di sua figlia. Anche il secondo ragazzo aveva i capelli neri, ma più corti e sparati in tutte le direzioni. Aveva gli occhiali e un largo sorriso. Entrambi i ragazzi indossavano magliette con un grande volatile dorato sul petto: senza dubbio il logo di qualche rock band assordante e stonata.

"Niente casco!" gridò Fisher, indicando in successione le due teste scoperte. "Eccesso di velocità... considerevole!" (In effetti, Fisher non era disposto ad ammettere che una moto potesse raggiungere la velocità che aveva visto sul suo tachimetro.) "E non vi siete fermati al posto di blocco!"

"Ci sarebbe piaciuto fermarci a fare due chiacchiere" disse il ragazzo con gli occhiali, "solo che cercavamo di..."

"Non fare lo spiritoso. Voi due siete nei guai fino al collo!" ringhiò Anderson. "Nomi!"

"Nomi?" ripeté il motociclista dai capelli lunghi. "Be', allora, vediamo... Wilberforce... Bathsheba... Elvendork..."

"E la cosa bella di Elvendork è che va bene per maschi e femmine" aggiunse il ragazzo con gli occhiali.

"Ah, ma lei vuol sapere i NOSTRI nomi?" chiese il primo ragazzo, mentre Anderson sbavava di rabbia. "Be', poteva dirlo subito! Questo qui è James Potter, e io mi chiamo Sirius Black!"

"Black, eh? Nero... Sì, la vedo proprio nera per voialtri, spudorati piccoli..."

Ma né James né Sirius gli prestavano attenzione. D'un tratto erano all'erta come segugi, e guardavano oltre Fisher e Anderson, oltre il tettuccio della volante, verso il buio imbocco del vicolo. Poi, con un fluido movimento in simultanea, si misero una mano nella tasca posteriore.

Per un istante entrambi i poliziotti immaginarono pistole puntate contro di loro, ma un attimo dopo videro che i centauri avevano estratto delle semplici...

"Bacchette per tamburi?" li schernì Anderson. "Siete due burloni, non c'è che dire. Bene, siete in arresto con l'accusa di..."

Ma Anderson non riuscì a formulare l'accusa. James e Sirius avevano gridato una parola incomprensibile, e le luci dei fari si erano mosse.

I poliziotti si voltarono di scatto, e poi indietreggiarono barcollando. Dall'imbocco del vicolo arrivavano tre uomini in volo – sì, IN VOLO su manici di scopa – e nello stesso istante, l'auto della polizia si impennava sulle ruote posteriori.

Le ginocchia di Fisher cedettero; l'uomo piombò seduto a terra. Anderson inciampò sulle gambe di Fisher e cadde sopra di lui, mentre – FLUMP – BANG – CRUNCH – sentivano gli uomini sulle scope schiantarsi contro la macchina rovesciata e cadere a terra, apparentemente svenuti; schegge dei manici di scopa ricadevano a terra intorno a loro.

La motocicletta era tornata in vita con un rombo. A bocca spalancata, Fisher trovò la forza di voltarsi in direzione dei due adolescenti.

"Grazie mille!" gridò Sirius sopra il ruggito del motore. "Vi dobbiamo un favore!"

"Già, piacere di avervi conosciuto!" disse James. "E ricordate: Elvendork! E' unisex!"

Si udì un fracasso assordante, e Fisher e Anderson si gettarono le braccia al collo terrorizzati; la loro auto era appena ricaduta a terra. Ora toccò alla moto impennarsi. Di fronte agli occhi increduli dei due poliziotti, la moto decollò in aria. James e Sirius rombarono via nella notte: dietro di loro, il fanalino posteriore si dileguava rilucendo come un rubino.

Harry Potter e il Principe Mezzosangue, per la regia di David Yates, esce il 21 novembre 2008.

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