Il problema dei 3 corpi: lo showrunner parla dell’importanza della scena di apertura

La scena iniziale de Il problema dei 3 corpi ha un grande valore di rappresentazione storica secondo lo showrunner

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Il problema dei 3 corpi si apre con una scena insolita per una serie di fantascienza. Siamo nel passato, nella Pechino del 1966 in piena Rivoluzione Culturale cinese. Un fisico viene costretto pubblicamente a rinnegare le scoperte americane sull’origine del cosmo. Viene massacrato di botte di fronte alla folla e alla figlia Ye Wenjie. Anni dopo sarà lei a iniziare un progetto di comunicazioni interstellari e ad innescare così l’intreccio della trama. 

Lo showrunner Alexander Woo, figlio di genitori cantonesi di Hong Kong, emigrati negli anni ’50, ha spiegato l’importanza di questa scena. La responsabilità che sentiva nel rappresentare la Rivoluzione Culturale all’interno della serie tratta dai romanzi di Liu Cixin. Dice che quando si scrive una serie TV si cerca sempre di mostrare qualcosa di mai visto prima. È riuscito, insieme a David Benioff, D. B. Weiss - che non hanno perso la capacità di turbare mostrata ne Il trono di spade - a mostrare alcune sequenze di grande impatto. Tra queste una strage su una nave condotta con un’arma decisamente insolita, e momenti di terrore cosmico. Le scene più importanti per Woo sono però proprio quelle ambientate nella Cina del passato. Raccontano di un’epoca oscura, a suo dire poco rappresentata al cinema.

È la scena che più ha importanza per me è una che è stata vista molte volte da milioni di persone decenni fa. Eppure raramente è stata mostrata sullo schermo. La Rivoluzione Culturale è diventata un’immagine confusa nella memoria del paese in cui è avvenuta e a malapena una nota a piè di pagina per la maggior parte delle persone che non l’hanno vissuta. Quelle vite che non sono andate perdute sono state cambiate in modi grandi e (se eri fortunato) piccoli. Il collega di mio nonno subì un destino simile a quello dello sfortunato Professor Ye. La mia famiglia fuggì. È molto probabile che non starei scrivendo questo se non lo avessimo fatto. Come si può riassumere responsabilmente tutto ciò in una scena di apertura di cinque minuti per uno show televisivo?

La risposta ha richiesto un grande dispendio di mezzi. Per Il problema dei 3 corpi ricreare una folla di persone durante un’esecuzione pubblica nella Cina del passato è stato impegnativo quanto mostrare un’astronave aliena. La sequenza ha richiesto una forte sinergia con il regista Derek Tsang, che ne condivideva l'importanza da un punto di vista della rappreentazione, e con il team di effetti speciali per Il problema dei 3 corpi. Per ricreare la folla hanno lavorato sia sulla moltiplicazione digitale che sul suono, per portare la performance di 300 persone a diventare quella di 1000. La sequenza non è stata ben vista in Cina con l’accusa di essere stata prodotta dalla piattaforma Americana per far sfigurare la storia della nazione. Tutto previsto e segno che la scena funziona secondo lo sceneggiatore.

CI siamo chiesti che parte possiamo fare come scrittori? Se dobbiamo essere onesti è una parte complementare. Il fatto stesso è raccontato con precisione nel romanzo di Cixin Liu. Il nostro obiettivo era di  presentare la scena per adattarla alle limitazioni  di tempo dell’episodio e al punto di vista dell'obiettivo della cinepresa. Sotto il profilo della scrittura non è spaventoso come creare la scena dal nulla. Abbiamo fatto bene il nostro lavoro? Se la reazione del pubblico cinese in internet è un’indicazione, allora abbiamo colto nel segno. 

Cosa ne pensate di queste dichiarazioni dello sceneggiatore de Il problema dei 3 corpi? Fatecelo sapere nei commenti

Fonte: HollywoodReporter

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