Il Presidente dei Walt Disney Studios sui flop della Fox: "Non potevamo aiutarli nello sviluppo per via dell'antitrust"

Il boss dei Walt Disney Studios Alan Horn ha parlato con Variety dei recenti flop delle pellicole Fox che lo studio ha dovuto distribuire

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Da quando l'acquisizione della 20Th Century Fox da parte della Disney è diventata effettiva lo scorso 20 marzo (ecco I DETTAGLI), la prima pellicola dell'ex studio di Rupert Murdoch portata nei cinema dalla major è stata X-Men: Dark Phoenix, il primo di una serie di flop proseguita fino alle recenti uscite di Terminator: Destino Oscuro (di cui vi abbiamo già spiegato la spiacevole situazione economica) e Attraverso i Miei Occhi.

La tendenza potrebbe essere invertita da Le Mans ‘66 – La Grande Sfida (in originale Ford v. Ferrari), il film di James Mangold (Logan: The Wolverine) basato sul libro del 2010 di A.J. Baime “Go Like Hell: Ford, Ferrari, and Their Battle for Speed and Glory at Le Mans” che, in aggiunta all'incoraggiante apertura al box office, potrebbe anche essere uno dei protagonisti alla prossima edizione degli Oscar.

Come vi abbiamo raccontato una manciata di ore fa, la Disney ha fissato le date di uscita di ben 20 pellicole della 20Th Century Fox nei prossimi anni e, alla luce di ciò, è doppiamente interessante scoprire cosa abbia da dire Alan Horn, il boss dei Walt Disney Studios, sugli esiti di pellicole sulla quali la Casa di Topolino non ha potuto avere nessuna voce in capitolo mentre si trovavano in fase di sviluppo, per le ovvie limitazioni legali sulle interazioni fra le parti mentre la fusione delle compagnie veniva studiata ed esaminata legalmente dalle autorità preposti.

Ecco cosa ha detto l'executive:

Ovviamente è stato deludente. C'è un vecchio detto che recita "il corvo non ha un buon sapore ma nutre in ogni caso". Tutti imparano dai propri errori. Io stesso ho imparato molto dai fallimenti nella mia carriera. Siamo rimasti delusi dalle performance di quei film della Fox, ma noi non sapevamo letteralmente nulla su di loro, non avevamo visto niente. Prima dell'acquisizione, non potevamo esaminarli perché le regole di gun jumping lo vietavano (il gun jumping fa riferimento a un coordinamento non consentito fra società acquirente e acquisita prima delle dovute analisi della transazione e relativo via libera da parte delle autorità per l'antitrust, ndr.). Non potevamo interagire con loro, dare dei consigli sul cosa fare e sul cosa non fare. Eravamo completamente impotenti ed era tutto nelle loro mani. Ma sai, questo è il business cinematografico. Non voglio essere critico. Alcuni di questi film mi sono piaciuti, come Attraverso i Miei Occhi. Ma la fuori è davvero dura, c'è tantissima competizione. E la sfida, ora, è più complicata che mai. Ci sono buoni film che perdono soldi e film non propriamente validi che fanno soldi.

Cosa ne pensate? Ditecelo nei commenti!

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