Il piazzale della Certosa di Pavia verrà intitolato a Grazia Nidasio, l'autrice di Valentina Mela Verde

Certosa di Pavia ha deciso di intitolare un piazzale alla celebre fumettista Grazia Nidasio, autrice di Valentina Mela Verde

Classe 1971, ha iniziato a guardare i fumetti prima di leggerli. Ora è un lettore onnivoro anche se predilige fumetto italiano e manga. Scrive in terza persona non per arroganza ma sembrare serio.


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Grazia Nidasio si è spenta all'età di 87 anni nella notte di Natale dello scorso anno. Il comune di Certosa di Pavia, dove l'autrice ha vissuto per diversi anni, ha ora deciso di onorala nel migliore dei modi.

L’appuntamento è fissato per domani, sabato 9 novembre, alle ore 11:00. Alla presenza delle autorità locali, verrà intitolato all'indimenticabile fumettista e illustratrice il piazzale antistante al Monastero di Santa Maria delle Grazie, la Certosa di Pavia.

La proposta è venuta dal marito della Nidasio, Pietro Galli, che ha ringraziato il comune e il suo sindaco, Marcello Infurna:

Galli - Il naturale riconoscimento di una intera comunità ad una donna straordinaria. Una professionista appassionata della Certosa e del suo territorio, che ha fatto della sua semplicità la sua grandezza.

Grazia Nidasio nacque a Milano il 9 febbraio 1931; dopo il liceo artistico si diplomò all’Accademia di Brera (tra i suoi maestri, lo scultore Francesco Messina) e divenne redattrice del Corriere dei piccoli e poi del Corriere dei ragazzi, dove lavorò per oltre 35 anni, fornendo un contributo incommensurabile al rinnovamento del Fumetto italiano.

Negli anni '60, la Nidasio creò personaggi fortunati come il Dottor Oss, per una serie scritta con Mino Milani, e la ragazzina ribelle Violante Rock, su testi di Guglielmo Zucconi; il grande successo che le consegnò fama imperitura giunse però con Valentina Mela Verde, che fece la sua prima apparizione il 12 ottobre 1968 insieme al fratello Miura e alla sorellina Stefi, che presto si conquistò un suo spazio sul Corriere dei piccoli e sul Corriere dei Ragazzi.

Per l'epoca, Valentina era un personaggio moderno, una ragazzina sveglia e curiosa del mondo, mentre la Stefi era la bambina senza freni che mal sopporta le regole degli adulti e all’occorrenza sa essere impertinente, con domande scomode o imbarazzanti.

Le opere della Nidasio sono state pubblicate all'estero in vari Paesi e le sono valsi numerosi riconoscimenti, tra cui il Premio Andersen nel 1987, come Miglior autore, e una menzione speciale alla carriera nel 2001. Nel 1972, l'autrice venne insignita con il Yellow Kid al Salone di Lucca, mentre nel 1984 con la Palma d’Argento al Salone dell’Umorismo di Bordighera.

Fonte: La Provincia Pavese

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