Il Pianeta Preistorico 2: il produttore Jon Favreau e il team della serie svelano come è stato migliorato il realismo
Jon Favreau e il team che ha lavorato alla stagione 2 della serie Il Pianeta Preistorico hanno svelato come è stato migliorato il realismo
Da oggi è disponibile su Apple TV+ la stagione 2 della serie Il Pianeta Preistorico che porta il pubblico, con grande realismo, in un viaggio alla scoperta di nuovi dinosauri e antichi habitat con il narratore Sir David Attenborough, insieme ai produttori esecutivi Jon Favreau, Mike Gunton e alla Natural History Unit dei BBC Studios, nell'esplorazione di cinque nuovi habitat, tra cui i vulcani attivi dell'India, le paludi del Madagascar e gli oceani profondi vicino al Nord America, negli habitat dei dinosauri per sperimentare i pericoli, le avventure e persino il cameratismo tra specie diverse da quelle che abbiamo visto finora.
Ce ne sono molti. I risultati tecnologici sono in un certo senso iterativi. Piccoli dettagli delle simulazioni, che magari potrebbero non attirare molta attenzione quando li si guarda, migliorano e per noi che ci lavoriamo questo vuol dire che abbiamo più flessibilità nel tipo di storie che possiamo raccontare. Quindi le simulazioni legate all'acqua, al terriccio, alla neve o alle piume… Tutto questo aggiunge realismo al progetto.
Jon ha poi aggiunto:
Devi inoltre portare le emozioni agli animali, quindi vuoi realmente concentrarti su ciò che stanno affrontando gli animali e su tutte le simulazioni e ciò che li circonda. Il fotorealismo permette poi di farti sperare che nessuno, si spera, si concentri troppo sull'artista.
Favreau ha voluto sottolineare anche un aspetto a cui gli spettatori potrebbero non pensare:
Non si tratta di un'innovazione tecnologica, ma avere delle persone provenienti dal mondo dei documentari li ha portati a imparare nel tempo qualcosa in più sugli effetti visivi e le persone che si occupano proprio degli effetti hanno imparato qualcosa sulla realizzazione dei documentari e sulla narrazione, e questo penso sia ancora più cruciale. Tutti noi, invece che essere esperti nel proprio campo, siamo stati in grado di farci avanti e rispondere a delle domande, oltre a capire delle cose tenendo conto della prospettiva degli altri. Ed è stata un'esperienza davvero soddisfacente.
Tutti i team coinvolti, dalla BBC alle persone di Apple TV+, senza dimenticare gli artisti e i produttori, hanno potuto imparare qualcosa di utile per realizzare la seconda stagione.
Favreau ha ricordato che si era abituati a girare tentando di catturare un soggetto, mentre in questo caso si trattava di girare delle immagini su cui dopo sarebbero state generate delle creature:
Hanno imparato qualcosa in più sul lavoro da compiere per agevolare gli effetti visivi, riuscendo quindi a posizionare la telecamera nel posto giusto, alla giusta altezza e con le lenti giuste. E questo aggiunge realmente qualcosa alla 'magia', ancora di più rispetto all'innovazione tecnologica.
Andrew R. Jones ha successivamente spiegato che era stato difficile ricreare la pelle dei dinosauri e i passi in avanti dal punto di vista tecnologico hanno permesso di creare un livello di realismo maggiore.
Il team al lavoro sulla seconda stagione ha confermato che i miglioramenti rispetto alla prima stagione sono stati frutto di un insieme di innovazioni tecnologiche e di crescita delle proprie conoscenze, anche dal punto di vista artistico e narrativo, riuscendo così a offrire un maggior realismo nel mostrare i potenziali comportamenti dei dinosauri e in che modo probabilmente agivano e prendevano decisioni.
Che ne pensate del realismo ottenuto nella stagione 2 della serie Il Pianeta Preistorico? Lasciate un commento!
Fonte: Conferenza stampa serie Apple