Il palazzo di Jabba della LEGO accusato di essere un prodotto razzista
Può succedere anche questo: la comunità turca presente in Austria ha accusato il prodotto su licenza Star Wars prodotto dalla LEGO di essere razzista perché...
Può un prodotto su licenza ispirato a una pellicola uscita al cinema la bellezza di trenta anni salire sulla ribalta della cronaca in quanto razzista?
Il palazzo di Jabba della Lego è stato accusato di essere una raffigurazione razzista offensiva tanto nei riguardi della Basilica di Santa Sofia a Istanbul (edificio che nel corso dei secoli è stato sede patriarcale greco-ortodossa, una cattedrale cattolica, poi una moschea ed è ora un museo), quando delle popolazioni orientali e asiatiche.
Il giocattolo che raffigura il palazzo dove Han Solo è stato tenuto prigioniero dal corpulento alieno "offende i sentimenti religiosi e culturali".
La protesta inoltrata alla multinazionale danese prosegue:
Il terrorista Jabba fuma il narghilè e uccide le sue vittime. E' evidente come la figura di Jabba e la rappresentazione dell'intera scena sia zeppa di pregiudizi razziali e volgari insinuazioni contro gli asiatici e gli orientali, dipinti come individui disonesti e criminali che effettuano atti di terrorismo, schiavitù, omicidio e sacrifici umani.
In aggiunta a ciò, l'organizzazione ha affermato di voler intraprendere un'azione legale contro la ditta danese, rea d'incitare l'odio razziale e la dignità umana.
La risposta di Katharina Sasse, public relation manager della multinazionale, puntualizza un aspetto noto anche ai sassi:
Il Palazzo di Jabba della linea Lego Star Wars non è basato su alcun edificio o persona realmente esistente, ivi compresa la citata Moschea. Le mini-figure nella confezione sono modellate sulla base di personaggi del film.
Ci dispiace che il prodotto abbia generato un'interpretazione errata da parte dei membri della comunità turca in Austria, ma bisogna sottolineare che nella progettazione dello stesso, l'unico modello di riferimento è stato Star Wars.