Il gladiatore 2, Ridley Scott sulla decisione di dirigere il film, che ha a che fare con un quadro di Jean-Léon Gérôme
Durante la promozione stampa di House of Gucci, Ridley Scott è tormnato a parlare de Il gladiatore 2 e del perché voglia farlo...
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Il filmmaker spiega parlando del secondo capitolo:
Per prima cosa: amo realizzare film storici. Amo fare ricerche. Amo creare questa sorta di impressione olfattiva di un dato periodo storico. Penso che, col primo Gladiatore, ci siamo riusciti. Non amo essere eccessivamente critico delle cose che sono state fatte in precedenza, ma non sono mai stato un grande fan dei film di Hollywood ambientati nell'antica Roma, se devo essere onesto. Mi sembravano troppo artificiali e per questo, quando mi è stato chiesto di considerare lo script di un secondo Gladiatore, devo dire che non si trattava di materiale particolarmente valido.
La persona che mi aveva dato la sceneggiatura mi disse che voleva mostrarmi una cosa. E tira fuori un'illustrazione, dico sul serio eh, di un quadro di Jean-Léon Gérôme. La tira fuori e me la fa vedere. Era una foto di questo grande dipinto del Colosseo dove, in un angolo, c'è questo tizio che sta per infilzare un povero bastardo. Tiene l'arma sul collo del tizio e guarda in sù, chiedendo il permesso di ucciderlo. Ho pensato che, dannazione, non era mai stata fatta in maniera appropriata. Mai. E ho detto: lo farò io. Lui mi ha chiesto "Lo farai tu?". E ho ribadito il mio sì. E poi "Vuoi leggere la sceneggiatura?". E ho risposto di no, ma poi ci siamo messi al lavoro e tutto è evoluto in un materiale del tutto nuovo.
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