Il Dipartimento di Giustizia ricorre in appello sull'acquisizione di Time Warner da parte di AT&T
Il Dipartimento di Giustizia ricorre in appello sul via libera all'acquisizione di Time Warner (già rinominata WarnerMedia) da parte di AT&T
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Il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti d'America ha deciso di ricorrere in appello alla decisione del giudice della corte distrettuale Richard Leon che il 12 giugno aveva dato parere positivo definitivo all'acquisizione di Time Warner da parte di AT&T. A seguito della decisione, il giudice aveva chiesto al Dipartimento di Giustizia di non intralciare l'acquisizione mentre decideva se ricorrere o meno in appello, cosa che in effetti non è avvenuta: nelle scorse settimane, infatti, Time Warner è diventata una divisione di AT&T ed è stata rinominata in WarnerMedia.
"Sebbene la parte perdente in un processo abbia sempre il diritto di appellarsi, siamo sorpresi che il Dipartimento di Giustizia abbia deciso di farlo in queste circostanze," ha commentato David McAtee, general counsel di AT&T. "Siamo pronti a difendere la decisione della corte anche in appello".
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Ieri però il DOJ ha deciso definitivamente per il ricorso alla Corte d'Appello di Washington, seguendo la richiesta di numerosi gruppi d'interesse e legislatori. Nella causa intentata il 20 novembre 2017 si sottolineava come l'acquisizione avrebbe sfavorito i consumatori dando maggior potere ad AT&T di alzare i prezzi in particolare delle reti Turner e persino paventando il rischio di un cartello con Comcast-NBCUniversal nel contrastare la crescita dei servizi di streaming. Leon ha respinto tutte queste accuse, ma le parti hanno accettato di far operare le reti Turner in maniera indipendente fino a febbraio, rendendo le cose più facili in caso un eventuale appello cambiasse le carte in tavola.
Fonte: Variety