Il creatore di BoJack Horseman ha criticato il modello produttivo di Netflix
L'autore di BoJack Horseman ha criticato quello che giudica come un nuovo metodo produttivo subentrato nelle logiche interne a Netflix.
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In particolare l'occasione è stata data da una domanda sulla cancellazione, dopo una sola stagione, di Tuca e Bertie, serie animata che lo vedeva tra i produttori. Lo show, sempre ambientato in un mondo popolato da animali antropomorfi, condivideva dei punti in comune con l'altra serie, ma non ha avuto altrettanta fortuna.
Quando abbiamo iniziato a lavorare su BoJack, abbiamo capito che il modello di Netflix prevedeva di dare agli show il tempo di trovare un proprio pubblico e di lavorare su quel pubblico. Ricordo che mi è stato detto, "Ci aspettiamo che il giorno più grande per la stagione 1 di BoJack sarà quando lanceremo la seconda stagione". Non abbiamo ottenuto un ordine immediato per due stagioni, ma c'era la comprensione che queste cose richiedono del tempo per essere costruite. Capivo che quello era, all'epoca, il modello Netflix: dare agli show il tempo di costruire qualcosa. Penso che sia un peccato che si siano allontanati da quel modello.
Potete leggere la nostra recensione della prima parte dell’ultima stagione in questa pagina.
La seconda dell'ultima stagione parte sarà disponibile sulla piattaforma dal 31 gennaio 2020: la piattaforma di streaming, infatti, ha diviso la stagione in due parti, ognuna composta da otto episodi.
Will Arnett dà voce al protagonista della serie animata, un’ex star delle sitcom anni ’90. Nel cast di doppiatori della serie troviamo anche Aaron Paul, Amy Sedaris, Alison Brie, Paul F. Tomkins. Lo show è prodotto da Bob Waksberg, Steven A. Cohen e Noel Bright, in collaborazione con Arnett e Paul.
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Fonte: LA Times