Il Corvo è morto con Brandon Lee secondo Ernie Hudson, un reboot non avrebbe senso
Ernie Hudson, il sergente Albrecht ne Il Corvo ha detto che, secondo lui, si tratta di una saga morta insieme al suo protagonista, Brandon Lee
Le ultime informazioni in materia risalgono alla fine di gennaio, a poco prima che il mondo intero chiudesse per lockdown, quando sembrava che il progetto fosse pronto a resuscitare un'altra volta, dopo l'abbandono del regista, Corin Hardy (The Hallow, The Nun – La Vocazione del Male) e del protagonista annunciato Jason Momoa.
James O'Barr è un amico e ha creato questa storia come una graphic novel [...] Conoscevo Brandon da prima che il film venisse fatto, abbiamo avuto un po' di problemi nel mettere insieme tutto, ma quando Brandon è morto ogni cosa è diventata così complicata che è difficile da spiegare a parole. Ho fatto svariati film d'azione e nessuno si è mai fatto male. Voglio dire, è praticamente impossibile che qualcuno s'infortuni, o per lo meno era quello che pensavo nella mia testa. Ma poi è successa la tragedia. È stato splendido far parte di quella pellicola, Alex Proyas, che l'ha diretto, è stato un regista meraviglioso che si è assicurato in ogni modo affinché il film venisse fuori al meglio. Ma per me era tutto finito.
Per carità, magari ci potranno anche essere degli altri corvi o simili, ma non è come con Ghostbusters in cui trovo naturale un ragionamento stile "Oh, sì, puoi averne quanti ne vuoi". Per me Brandon era Il Corvo e, per quel che mi riguarda, una volta che lui è morto e siamo riusciti a finire comunque la pellicola, per me è diventato un caso chiuso. So che ne hanno fatti degli altri, ma non ho mai voluto vederli. Era Brandon Il Corvo e non posso pensarla in maniera differente. Ora magari i fan hanno un'idea opposta e lo studio anche perché potrebbe diventare un franchise valido, ma per me resta qualcosa di estremamente specifico.
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