I supereroi con corpi realistici per sensibilizzare sui disturbi alimentari
Bulimia.com ha ritoccato alcune celebri immagini con soggetti supereroistici al fine di dotare i nostri personaggi preferiti di fisici realistici
Classe 1971, ha iniziato a guardare i fumetti prima di leggerli. Ora è un lettore onnivoro anche se predilige fumetto italiano e manga. Scrive in terza persona non per arroganza ma sembrare serio.
I Supereroi USA hanno sempre affascinato e diviso i lettori a proposito della loro esuberante, surreale corporatura. Seni e pettorali che sfidano la legge di gravità e la logica, girovita da vespa, muscoli esplosivi e addominali marmorei.
Bulimia.com ha realizzato quello che ha definito un Reverse Photoshopping of comic cover, ossia ciò che potremmo tradurre con “Contro-ritocchi alle copertine dei fumetti”, ironizzando sulla nota consuetudine di eseguire con il prodotto specifico, più famoso sul mercato, il software Photoshop, modifiche delle immagini di attori e modelle per nascondere vari difetti, piccoli o meno.
Oggi il 37% degli uomini e il 36,5% delle donne in America sono considerati obesi e più di due terzi sono Grassi. L'aumento di peso mette a rischio milioni di persone di problematiche cardiache, diabeti e altre malattie che possono essere evitate. Al contrario le serie a fumetti raffigurano soggetti diametralmente opposti alla realtà: uomini con imponenti spalle e bicipiti, donne con ventri tonici e vite sottili.
Non è nostra intenzione con questo progetto pronunciarci sul fatto che i comics trasmettano un messaggio sbagliato sull'immagine del corpo. Confidiamo piuttosto, di riuscire a mostrare quanto siano immaginari i loro fisici (così come i loro superpoteri). Speriamo che i visitatori vedendo i supereroi rappresentati con queste forme in cui è facile identificarsi, possano sentirsi meglio con se stessi e comprendano quanto sciocco sia qualunque paragone tra loro e l'universo fantastico della Marvel e della DC Comics.
Alcune cover del presente e del passato con i più noti dei nostri beniamini, sono stati rielaborate graficamente dunque, cercando di rispecchiare la taglia media portata dal popolo statunitense, prima di tutto con un fine catartico nei confronti dei sensi di colpa, di vergogna verso il proprio aspetto e dell'angoscia di confronti con modelli astratti.
Ne è scaturita una passerella interessante e molto divertente. Eccovi le immagini ritoccate insieme alle originali.
Fonte: Bulimia.com