I riassunti di Deathly Hallows, capitoli 21-23

BadTaste continua a proporvi i riassunti di ogni capitolo di Harry Potter and the Deathly Hallows (Harry Potter e i doni della morte). Ecco cosa succede nei capitoli dal 21 al 23... Ovviamente, come sempre, Spoiler!

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Fonte: BadTaste.it

Capitolo 21

La favola dei tre fratelli

"Le Reliquie della Morte?"
"Esatto" disse Xenophilius. "Non le avete mai sentite nominare? Non mi stupisce. Sono pochi, pochissimi i maghi che ci credono. Come quello stupido ragazzo al matrimonio di tuo fratello" fece un cenno del capo rivolto a Ron, "che mi ha attaccato perché indossavo il simbolo di un famigerato mago oscuro! Che ignoranza. Non c'è nulla di oscuro nelle Reliquie... almeno, non in quel senso grossolano. Semplicemente, un mago usa quel simbolo per lanciare un segnale agli altri credenti, nella speranza che possano aiutarlo nella Ricerca".

Ma cosa sono queste Reliquie della Morte? Lovegood chiede ai ragazzi se conoscono la favola dei tre fratelli. Harry non l'ha mai sentita nominare, ma Ron sì, perché è cresciuto in una famiglia di maghi, e gliela raccontavano quando era bambino. Anche Hermione però la conosce, perché l'ha letta nel libro che le ha lasciato Silente, quello scritto in rune: i Racconti di Beedle il Bardo.

C'erano una volta tre fratelli, in viaggio lungo una strada deserta... Giunsero sulla riva di un fiume troppo profondo per guadarlo e troppo pericoloso per attraversarlo a nuoto... Allora evocarono un ponte con la magia... Ma sul ponte trovarono una figura incappucciata che bloccò loro la strada.

E la Morte parlò: era arrabbiata perché i tre non erano affogati nel fiume, ma la Morte è furba, e finse di congratularsi con i tre per la loro magia; e disse che ciascuno di loro aveva vinto un premio.

Il fratello maggiore, un uomo combattivo, chiese una bacchetta più potente di qualunque altra: una bacchetta che vincesse ogni duello, degna di un mago che aveva conquistato la Morte! Così la Morte strappò un ramoscello da un albero di sambuco [= "elder"] e ne trasse una bacchetta che consegnò al giovane.

Il secondo fratello, un uomo arrogante, voleva umiliare ancor di più la Morte, e chiese in dono il potere di resuscitare le persone. Allora la Morte prese una pietra dalla riva del fiume e gliela consegnò, dicendo che avrebbe avuto il potere di riportare indietro i morti.

Il fratello più giovane, che era il più umile e il più saggio, non si fidava della Morte. Così, chiese in dono qualcosa che gli permettesse di andarsene da lì senza essere seguito dalla Morte. E la Morte, controvoglia, gli cedette il suo Mantello dell'Invisibilità.

I fratelli proseguirono il loro cammino, e a un certo punto si separarono. Il maggiore vinse un duello uccidendo il suo avversario, e poi andò in una locanda, dove si vantò a voce alta del fatto che la sua bacchetta lo rendeva invincibile. Quella notte fu ucciso nel sonno da un ladro che gli rubò la bacchetta.

Il secondo fratello tornò a casa. Cercò di far risuscitare la ragazza di cui era stato innamorato, e la vide apparire di fronte a lui. Ma era triste e fredda, separata da lui come da un velo. Non apparteneva più a questo mondo. Così il secondo fratello, disperato, si uccise per riunirsi davvero alla sua amata.

La Morte cercò il terzo fratello per molti anni, ma non riuscì mai a trovarlo. Solo quando fu molto vecchio, finalmente il terzo fratello si tolse il Mantello e lo diede a suo figlio. E accolse la Morte come una vecchia amica, come sua pari.

Sono queste le Reliquie della Morte: la Bacchetta Maggiore [N.d.R: "elder wand" può significare "bacchetta più anziana, più importante, maggiore", ma anche "bacchetta di sambuco"], la Pietra della Resurrezione, il Mantello dell'Invisibilità. I cui simboli sono rispettivamente una linea, un cerchio, un triangolo.

La persona che viene in possesso di tutti e tre questi oggetti diventa Signore e Conquistatore della Morte. Hermione naturalmente non crede a una parola di tutto ciò. Tanto per iniziare, al mondo esistono molti mantelli che rendono invisibili... Ma quello vero, la Reliquia, spiega Xenophilius, è perfetto: non si corrompe mai ed è impenetrabile. Ovviamente, Xenophilius non sa che il mantello in questione si trova attualmente nella tasca della giacca di Harry... Hermione deve quindi ammettere che almeno il mantello esiste; ha però molti dubbi sugli altri due oggetti. La Bacchetta Maggiore, spiega Lovegood, è la Reliquia più facilmente rintracciabile, per via del modo in cui passa di mano in mano: il possessore della bacchetta deve catturarla con la forza dal precedente proprietario, per poterne essere davvero il padrone.

Hermione gli chiede se la famiglia Peverell ha qualcosa a che fare con le Reliquie. Ricorda di aver visto questo nome al cimitero di Godric's Hollow, sulla tomba dove c'era il simbolo. Xenophilius si dice convinto che i tre fratelli della favola siano Antioch, Cadmus e Ignotus Peverell.

Hermione, dopo tutto ciò, è ancora convinta che la teoria di Xenophilius sia un mucchio di sciocchezze. L'unica cosa vera che Xenophilius ha detto loro, secondo lei, è che da secoli esistono leggende a proposito di una bacchetta straordinariamente potente, chiamata Bacchetta del Destino o Bastone della Morte.

Mentre parla con Ron e Hermione (Xenophilius è andato a preparare il pranzo), Harry passa davanti alle scale che portano al piano superiore, e guarda in alto: vede se stesso. Sale le scale per guardare meglio e scopre la camera da letto di Luna: le pareti sono coperte da enormi ritratti di Harry, Ron, Hermione, Ginny e Neville, e dalla parola "Amici" ripetuta mille volte in inchiostro dorato. Harry sente un moto d'affetto per Luna.

Poi però si accorge che qualcosa non va: la stanza è piena di polvere e ragnatele, e si direbbe che da parecchio tempo nessuno dorma in quel letto. L'armadio è vuoto. "Signor Lovegood, dov'è Luna?" chiede Harry: "Credo non dorma qui da settimane." Xenophilius non sa che rispondere; intanto, Hermione raccoglie da terra una copia del "Cavillo", e vede in prima pagina una foto di Harry con la scritta "Indesiderabile numero 1", e l'ammontare della taglia per la sua cattura. Anche il Cavillo ora è dalla parte del ministero!

Xenophilius confessa che Luna è stata rapita dai Mangiamorte; ma spera di riaverla indietro se consegnerà loro Harry. Infatti ha già chiamato i Mangiamorte, che stanno arrivando. Xenophilius cerca di immobilizzare Harry, ma il suo schiantesimo va a colpire il corno di Erumpent appeso al muro.

L'esplosione è assordante, e mezza casa è ridotta in macerie. I tre ragazzi restano al piano di sopra, mentre i Mangiamorte (Travers e Selwyn) accusano Lovegood di aver teso loro un'imboscata. Però si accorgono (con l'incantesimo Homenum revelio) che al piano di sopra c'è qualcuno.

"E' Potter, vi dico, è Potter!" singhiozzò Xenophilius. "Per favore... per favore... Ridatemi Luna, lasciatemi riavere Luna..."

"Puoi avere la tua ragazzina, Lovegood" disse Selwyn "se vai su per quelle scale e mi porti giù Harry Potter. Ma se questo è un trucco, se stai cercando di fregarmi, se hai un complice che aspetta al piano di sopra per farci un'imboscata, vedremo se riusciamo a conservare un pezzetto di tua figlia da farti seppellire."

Xenophilius si avvia su per le scale: i ragazzi sono intrappolati al piano di sopra. Ma Hermione ha un'idea: fa indossare a Ron il mantello dell'invisibilità; appena Xenophilius compare in cima alle scale Hermione gli scaglia un incantesimo di memoria, poi fa esplodere il pavimento e con Harry e Ron si lascia cadere al piano di sotto, dove si trovano i Mangiamorte. Un attimo prima di toccare terra, i tre si smaterializzano.

Capitolo 22

Le Reliquie della Morte [I doni della morte]

Il piano di Hermione ha funzionato alla perfezione:

"Oh, spero che non lo ammazzino!" gemette Hermione. "Per questo volevo che i Mangiamorte vedessero Harry prima che ce ne andassimo: così ora sanno che Xenophilius non mentiva!"
"Perché hai nascosto me, allora?" chiese Ron.
"Ron, ufficialmente tu sei a letto con un grave caso di spruzzolosi! Hanno rapito Luna perché suo padre appoggiava Harry! Cosa succederebbe alla tua famiglia se sapessero che sei con lui?"
"E i tuoi genitori, allora?"
"Sono in Australia" disse Hermione. "Non dovrebbero correre rischi, non sanno niente."
"Tu sei un genio" ripeté Ron, meravigliato.

Harry chiede a Hermione se sa qualcosa del tizio di nome Peverell che è sepolto a Godric's Hollow. Lei risponde che ha trovato quel nome solo nel libro "Nobiltà della natura: genealogia dei maghi", quello che ha sottratto a Kreacher. Il libro elenca le famiglie purosangue ormai estinte nella linea maschile. Ovvero, quelle il cui cognome è estinto: il che non vuol dire che non esistano ancora discendenti, che però portano un altro cognome.

Harry ha un'illuminazione: ecco dove ha già sentito il nome! Marvolo (Orvoloson) Gaunt nel pensatoio aveva detto di discendere dai Peverell, e che sull'anello che poi sarebbe diventato un Horcrux c'era lo stemma di quella casata. Harry all'epoca non aveva visto bene lo stemma, ma ora, riflettendoci, pensa che potrebbe trattarsi del simbolo delle Reliquie della Morte. Se così fosse, la pietra dell'anello non sarebbe altro che la Pietra della Resurrezione, una delle tre Reliquie.

Hermione però non è convinta: crede che Harry stia cercando di far combaciare a forza tutti i pezzi della storia.

Ma l'immaginazione di Harry si era scatenata, molto oltre quelle di Ron e Hermione...
Tre oggetti, o Reliquie, che, se unite, renderanno il possessore Signore della Morte... padrone... conquistatore... distruttore... l'ultimo nemico che verrà sconfitto è la morte...
E vide se stesso, possessore delle Reliquie, di fronte a Voldemort, i cui Horcrux non potevano competere...
nessuno dei due può vivere se l'altro sopravvive... era questa la risposta? Reliquie contro Horcrux? C'era un modo, dopotutto, per garantire che fosse lui a trionfare? Se fosse diventato il padrone delle Reliquie della Morte, sarebbe stato al sicuro?

Harry ricorda che la notte in cui morirono i suoi genitori Silente aveva il mantello. Lo diceva Lily nella lettera a Sirius. "Ecco perché! Voleva esaminarlo, perché pensava fosse la terza Reliquia! Ignotus Peverell è sepolto a Godric's Hollow... E' un mio antenato! Io discendo dal terzo fratello! Tutto coincide!"

Harry capisce che l'anello con la Pietra della Resurrezione dev'essere nascosto nel Boccino d'oro che gli ha lasciato Silente... E quindi Harry avrebbe già due delle tre Reliquie... E quindi Voldemort non sta affatto cercando di farsi costruire una nuova bacchetta. Al contrario: ne sta cercando una molto vecchia, la Bacchetta Maggiore.

Ma se Voldemort avesse saputo dell'esistenza delle Reliquie, non avrebbe perso tempo con gli Horcrux... E poi, il semplice fatto che abbia preso una Reliquia e l'abbia trasformata in un Horcrux (l'anello), non dimostra forse che non sapeva che si trattasse di una Reliquia? Il che vuol dire che Voldemort sta cercando la Bacchetta Maggiore senza comprenderne a fondo i poteri.

Hermione però gli dice: "Se le Reliquie esistessero davvero, e Silente lo sapeva, e sapeva che chi le possiede tutte diventa Signore della Morte... Perché non te l'ha mai detto? Perché ti ha dato l'incarico di cercare e distruggere gli Horcrux? Quel simbolo non significa niente, lasciamo perdere le Reliquie, non abbiamo tempo di pensarci...". Ma Harry ribatte che Silente ha lasciato a Hermione il libro con quel simbolo da decifrare, e inoltre - Harry ne è convinto - ha lasciato la Pietra della Resurrezione dentro il Boccino.

Nel frattempo, le visioni che Harry ha di Voldemort sono mutate: stanno diventando sfocate, imprecise. Harry pensa che sia colpa del fatto che la sua bacchetta si è rotta, e questo in qualche modo ha alterato e indebolito la connessione tra lui e Voldemort. La bacchetta di legno di prugno che Harry usa adesso (quella che Ron ha sottratto a uno Snatcher) non è altrettanto potente, e non la sente pienamente sua.

Ron riesce finalmente a collegarsi al programma radiofonico clandestino. Si intitola "Potterwatch", ed è condotto da Lee Jordan, Kingsley, Lupin e Fred. Tutti usano nomi in codice, un po' come Radio Londra ai tempi della Seconda guerra mondiale: Lee è River, Kingsley è Royal, Lupin è Romulus e Fred è Rapier [spada]. Ascoltando la trasmissione, Harry e gli altri scoprono cosa sta succedendo nel mondo magico. Ted Tonks e Dirk Cresswell sono stati assassinati dai Mangiamorte, insieme al goblin Gornuk. Dean Thomas e Unci-Unci sono riusciti a scappare. Intanto, continuano a morire babbani innocenti: l'omicidio di babbani sembra diventato lo sport preferito dei Mangiamorte. Il corpo di Bathilda Bagshot è stato trovato a Godric's Hollow: con ogni evidenza era morta già da molti mesi. Xenophilius Lovegood è stato imprigionato (dunque per lo meno è ancora vivo!). Hagrid è riuscito a sfuggire all'arresto - aveva organizzato un "Party Pro Potter" a casa sua! - e ora è latitante. Gira voce, inoltre, che Voldemort sia attualmente all'estero, ma potrebbe tornare da un momento all'altro.

"Potterwatch" non è soltanto un notiziario: è anche l'unico modo in cui i sostenitori di Harry possono comunicare fra loro e darsi forza a vicenda in questo momento difficile. Harry, Ron e Hermione sono felici di sapere che gli altri membri dell'Ordine sono ancora vivi, e che la Resistenza è attiva.

Harry però è preoccupato all'idea che Voldemort sia all'estero, perché immagina che stia cercando la Bacchetta Maggiore. Senza pensarci, pronuncia il nome di Voldemort. Lo Spioscopio inizia a brillare, e nel giro di pochi secondi si sente una voce provenire dall'esterno della tenda:

"Uscite con le mani alzate!" disse una voce roca, dall'oscurità. "Sappiamo che siete lì dentro! Avete mezza dozzina di bacchette puntate addosso, e non ci penseremo due volte a lanciare maledizioni!"

Capitolo 23

Il maniero dei Malfoy

Si tratta di un gruppo di "Snatchers", le bande di criminali che rapiscono figli di babbani e traditori di sangue per consegnarli al ministero e intascare la ricompensa. Tra loro c'è il lupo mannaro Fenrir Greyback.

Hermione scaglia in tutta fretta su Harry un incantesimo che gli fa gonfiare il volto, rendendolo irriconoscibile. I tre vengono catturati e danno nomi falsi: Hermione si spaccia per Penelope Light, Harry per un certo "Vernon Dudley", che lavora al Ministero; Ron dice di essere Stan Picchetto, ma non è una buona idea, visto che Picchetto ora è dalla parte dei Mangiamorte e la sua faccia è ben nota...

Con loro ci sono Dean e Unci-Unci, anche loro catturati da poco. Gli Snatchers trovano la spada di Grifondoro nella tenda, ma non la riconoscono per quello che effettivamente è; però sanno che vale un sacco di soldi... Intanto, Harry ha una visione di Voldemort, e stavolta vede molto chiaramente: "Un edificio altissimo, una cupa fortezza, nera come la pece e spaventosa: i pensieri di Voldemort erano tornati a essere affilati come rasoi; si avvicinava al gigantesco palazzo con un senso di decisa ma calma euforia... Così vicino, così vicino..."

Gli Snatchers trovano una foto di Hermione sulla Gazzetta, e la riconoscono. Quindi il ragazzo dal volto gonfio dev'essere Harry Potter! Decidono di portare i tre non al ministero, ma direttamente a casa dei Malfoy. Greyback non può convocare Voldemort perché non gli è mai stato concesso il grande onore del tatuaggio con il Marchio nero.

Intanto, in questi concitati momenti, Harry alterna fasi di lucidità a istanti in cui la sua mente è tutt'uno con quella di Voldemort:

E si alzò in volo nella notte, e giunse alla finestra in cima alla torre... una minuscola fessura nella roccia nera, troppo piccola per consentire il passaggio di un uomo... Dietro, si intravedeva appena una figura scheletrica, rannicchiata sotto una coperta... morta, o addormentata?... si insinuò nella fessura come un serpente e atterrò, leggero come vapore, nella stanza simile a una cella... La figura emaciata si mosse sotto la sua coperta leggera e ruotò verso di lui, aprendo gli occhi affondati in un volto che pareva un teschio... l'uomo, fragile, si rizzò a sedere, piantò gli occhi addosso a lui, a Voldemort, e sorrise. Non aveva quasi più denti...
"Dunque sei venuto. Sapevo che saresti venuto... un giorno. Ma il tuo viaggio è stato inutile. Non l'ho mai avuta."
"Tu menti!"
"Uccidimi allora, Voldemort, accolgo con gioia la morte! Ma la mia morte non ti porterà ciò che cerchi... Ci sono tante cose che tu non comprendi... Uccidimi! Non vincerai, non puoi vincere! Quella bacchetta non sarà mai tua!"
E la furia di Voldemort si scatenò: un getto di luce verde riempì la cella...

Rapitori e prigionieri arrivano nel frattempo alla lussuosa dimora dei Malfoy. Sono accolti da Narcissa, che manda a chiamare Draco (a casa per le vacanze di Pasqua): se il prigioniero è davvero Harry, Draco lo riconoscerà.

Ma Draco esita. Lucius e Narcissa lo costringono a guardare in volto Harry, Ron e Hermione, ma lui si limita a dire che "potrebbero essere" Potter e i suoi amici, ma che non ne è sicuro. Sembra proprio che stia cercando di difenderli...

Arriva Bellatrix:

"Potter? Ne siete sicuri? Bene, allora il Signore Oscuro dev'essere informato immediatamente!" Si tirò su la manica sinistra: Harry vide il Marchio nero inciso nella carne del suo braccio, e seppe che Bellatrix stava per toccarlo, stava per chiamare il suo amato padrone...
"Stavo per chiamarlo io!" disse Lucius, e la sua mano si chiuse attorno al polso di Bellatrix, impedendole di toccare il marchio. "Sarò io a chiamarlo, Bella, Potter è stato condotto a casa mia e quindi è sotto la mia autorità..."
"La tua autorità!" lo schernì lei, tentando di liberare la mano dalla sua stretta. "Hai perso la tua autorità quando hai perso la tua bacchetta, Lucius! Come osi! Toglimi le mani di dosso!"

[...]

Bellatrix smise di divincolarsi, gli occhi scuri fissi su qualcosa che Harry non riusciva a vedere. Felice per la sua capitolazione, Lucius allontanò da sé la mano di lei e si tirò su la manica...
"FERMATI!" urlò Bellatrix. "Non toccarlo, moriremo tutti se il Signore Oscuro arriva ora!"
Lucius si paralizzò, con il dito indice accostato al Marchio nero. Bellatrix uscì dal campo visivo limitato di Harry.
"Cos'è quella?" la sentì chiedere.
"Spada" grugnì uno Snatcher che Harry non vedeva.
"Dalla a me."
"Non è sua, signora: è mia, visto che l'ho trovata io."

Bellatrix lancia schiantesimi a destra e a manca, paralizzando tutta la banda degli Snatchers, compreso Greyback, al quale chiede: "Dove avete trovato questa spada? Piton l'ha fatta mettere nella mia camera blindata a Gringott!.... La situazione è più grave del previsto" dice Bellatrix a Narcissa. "Abbiamo un problema molto serio!"

Tutti i prigionieri vengono mandati in una cella nei sotterranei, tranne Hermione, che Bellatrix vuole "interrogare". Ron è disperato: si offre al posto di Hermione, immaginando che Bellatrix voglia torturarla; ma lei ribatte: "Se la ragazza muore durante l'interrogatorio, tu sarai il prossimo. I traditori di sangue non sono meglio dei figli di babbani, per quanto mi riguarda." E Greyback non nasconde che gli piacerebbe molto affondare i denti nel collo di Hermione...

Ron e Harry, insieme a Dean e al goblin, vengono condotti in una cella sotterranea. Ron non smette un attimo di gridare il nome di Hermione, anche perché da dentro la cella si sentono rumori e voci dal piano di sopra, e dagli strilli di Hermione è evidente che la ragazza sta subendo il Cruciatus. Bellatrix pretende di sapere come hanno fatto a entrare nella camera blindata a Gringott, e soprattutto vuol sapere cos'altro hanno rubato.

Nella cella ci sono già dei prigionieri: Luna e il signor Olivander. Con un vecchio chiodo, e con l'aiuto dello Spegnino, Luna riesce a tagliare le corde che legano Harry e Ron. Quando ha le mani libere, Harry apre la borsa di Hagrid che porta appesa al collo.

Tirò fuori il Boccino di Silente e lo scosse, sperando in qualcosa che neanche lui sapeva... Non accadde nulla; agitò le due metà della bacchetta di fenice spezzata, che restarono inerti... Il frammento di specchio cadde scintillando sul pavimento, e Harry vide un lampo di un azzurro luminoso...
L'occhio di Silente lo stava fissando da dentro lo specchio.
"Ci aiuti!" gridò, disperato. "Siamo nei sotterranei di casa Malfoy, ci aiuti!"
L'occhio batté le palpebre e sparì. Harry non era neppure certo di averlo visto veramente...

Nel frattempo, Hermione sta dicendo a Bellatrix che la spada è falsa, è una copia, e che loro non sono mai stati nella camera blindata. Lucius suggerisce di chiedere al goblin se la spada è vera o no. Giù nella cella, Harry si rivolge a Unci-Unci, chiedendogli per favore di mentire, di dire che la spada è falsa.

Draco entra nella cella, afferra Unci-Unci per un braccio e lo trascina fuori. Nello stesso istante, si sente un "crac". E' Dobby.

L'elfo è in grado di materializzarsi e smaterializzarsi dalla cella, e Harry gli chiede di portare al sicuro Luna, Dean e Olivander, e poi di tornare lì. L'elfo ubbidisce, e scompare insieme ai tre prigionieri. Ma il "crac" che accompagna la sua smaterializzazione è piuttosto rumoroso, e al piano di sopra Lucius Malfoy lo sente. Decide quindi di mandare Codaliscia a controllare che succede nella cella.

Harry e Ron si appostano vicino alla porta, e appena Codaliscia entra gli si avventano addosso e lo disarmano, tappandogli la bocca per impedirgli di urlare. La mano d'argento di Codaliscia si stringe attorno al collo di Harry, e sta per soffocarlo.

"Stai per uccidermi?" ansimò Harry, cercando di allentare la presa delle dita di metallo. "Dopo che ti ho salvato la vita? Mi sei debitore, Codaliscia!"
Le dita di metallo si rilassarono. Harry non se l'aspettava: si liberò dalla stretta, stupito, tenendo la mano sulla bocca di Codaliscia. Vide gli occhi da topo, piccoli e lucidi, allargarsi per la paura e la sorpresa: sembrava scioccato quanto Harry da ciò che la sua mano aveva fatto, dal minuscolo impulso di pietà che aveva tradito; e continuò a lottare più forte, come per porre rimedio a quel momento di debolezza.
"E questa la prendiamo noi" sussurrò Ron, strappandogli la bacchetta dall'altra mano.
Disarmato, impotente, Minus dilatò le pupille, terrorizzato. I suoi occhi si erano spostati dal volto di Harry. Ora guardavano le sue dita d'argento, che si avvicinavano inesorabili alla sua gola.

Codaliscia si sta strangolando con la sua stessa mano... che non è pienamente sua. Harry e Ron provano a liberarlo, ma non fanno in tempo. Peter è morto.

Harry e Ron escono dalla cella e arrivano al piano di sopra, nascondendosi dietro la porta socchiusa del salone. Da qui riescono a vedere Bellatrix e Unci-Unci, che ha in mano la spada. Quando il goblin le dice che la spada è falsa, sul volto di Bellatrix si dipinge il sollievo. "E ora" esclama "chiamiamo il Signore Oscuro. Quanto alla sporca figlia di babbani, possiamo anche liberarcene. Greyback, prendila se la vuoi."

Ron si scaglia nella stanza e disarma Bellatrix, la cui bacchetta viene afferrata da Harry. Inizia una furiosa battaglia; ma Bellatrix punta un coltello d'argento alla gola di Hermione, intimando a Harry e Ron di gettare a terra le bacchette. Draco le requisisce: si tratta della bacchetta di Codaliscia e di quella di Bellatrix.

A questo punto, dal soffitto si stacca un lampadario, che quasi cade addosso a Bellatrix, Hermione e Unci-Unci (quest'ultimo ha ancora la spada in mano). Mentre Ron tira via Hermione dalle grinfie di Bellatrix, Harry riesce a strappare a Draco la sua bacchetta più le altre due. Con le tre bacchette lancia un triplo Stupeficium all'indirizzo di Greyback, che collassa.

All'improvviso, sulla soglia appare... Dobby.

"Dobby!" gridò Narcissa, e anche Bellatrix restò immobile. "Tu! Sei stato tu a far cadere il lampadario?"

L'elfo entrò nella stanza trotterellando, e puntando un dito tremante verso la sua antica padrona. "Non devi far male a Harry Potter" squittì.
"Uccidilo, Cissy!" gridò Bellatrix; ma vi fu un altro assordante "crac", e anche la bacchetta di Narcissa volò in aria e atterrò dall'altro capo della stanza.
"Sporca, piccola scimmia!" belò Bellatrix. "Come osi prendere la bacchetta di una strega, come osi sfidare i tuoi padroni?"
"Dobby non ha padroni!" urlò stridulo l'elfo. "Dobby è un elfo libero, e Dobby è qui per salvare Harry Potter e i suoi amici!"

E li salva: Harry afferra Unci-Unci (e con lui la spada), Hermione e Ron, e tutti si smaterializzano insieme a Dobby, diretti a casa di Bill e Fleur, mentre Bellatrix scaglia loro addosso il pugnale d'argento.

Dobby, questo è Shell Cottage?" sussurrò, tenendo strette le due bacchette che aveva portato dai Malfoy, pronto a combattere se ce ne fosse stato bisogno. "Siamo arrivati nel posto giusto? Dobby?"
Si guardò intorno. Il piccolo elfo era in piedi vicino a lui.
"DOBBY!"
L'elfo barcollò leggermente, e le stelle si riflessero nei suoi grandi occhi lucenti. Insieme, lui e Harry guardarono l'impugnatura d'argento del coltello che spuntava dal petto ansimante dell'elfo.
"Dobby... no... AIUTO!" Harry urlò in direzione del cottage, rivolto alle persone che si muovevano lì. "AIUTO!" Non sapeva, e non gli importava, se erano maghi o babbani, amici o nemici; gli importava soltanto che una macchia nera stava ricoprendo il petto di Dobby, e l'elfo aveva teso le braccia magre verso di lui con aria supplicante. Harry lo afferrò e lo distese su un fianco sull'erba fresca.
"Dobby, no, non morire, non morire..."
Gli occhi dell'elfo lo trovarono, e le sue labbra tremarono per lo sforzo di formare le parole.
"Harry... Potter..."
E poi, dopo un lieve tremito, l'elfo restò immobile, e i suoi occhi non furono più altro che grandi sfere vitree, scintillanti nel riflesso di stelle che non potevano più vedere.

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