I pirati alla sbarra?

In America, è purtroppo normale che diverse società minaccino gli utenti di cause legali, perché avrebbero scaricato materiale illegale, spesso senza prove. Ma forse qualcosa sta cambiando...

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Fonte: Torrent Freak

Ci possiamo lamentare di tante cose in Italia, ma almeno situazioni del genere da noi ancora non sono comuni. In America, invece, è diventato da anni un business minacciare la gente, più o meno con motivi validi. Le modalità sono semplici: delle società specializzate, in accordo con chi detiene i diritti su determinate opere, mandano delle lettere inquietanti a migliaia di persone, sostenendo che avrebbero scaricato illegalmente il materiale che loro rappresentano e intimano di trovare un accordo economico, pagando una cifra che eviti di andare in tribunale e di rischiare sanzioni ben più pesanti.

Sarà anche legale, ma siamo vicini ai casi di phishing e di mail truffa che tutti noi ci troviamo quotidianamente nella posta. D'altronde, vista la diffusione dei download illegali, sarebbe come mandare 10.000 lettere con su scritto "sappiamo che non paghi le tasse o che tradisci tua moglie": qualcuno evidentemente abboccherà all'amo.

Ma un caso, segnalato dal sito Torrent Freak, forse indica che ci sono cambiamenti in vista. La Larry Flynt pUblications (sì, proprio quel Larry Flynt reso celebre da una causa per la libertà di espressione e dal relativo film di Milos Forman) ha infatti fallito in un tentativo del genere. Oggetto del contendere, il fatto che migliaia di persone avessero scaricato illegalmente la pellicola This Ain’t Avatar XXX (evidentemente una versione porno del successo di James Cameron), cosa che aveva portato alla richiesta dei nominativi dei 'criminali' nei confronti del provider di Time Warner. Quest'ultimo si è infatti rifiutato di fornire i dati, ma il fallimento dell'operazione sembra essere anche maggiore.

Infatti, il giudice non ha accettato l'idea di processare tutte le persone incriminate insieme, come se facessero parte di un'unica 'banda' che avrebbe deciso spontaneamente di condividere il film. Risultato? La società di Larry Flint è liberissima di andare avanti nell'operazione, ma deve farlo con 6.000 (questo il numero di sospettati) procedimenti giudiziari distinti. Ovviamente, in questo caso i costi dell'operazione sarebbero talmente alti da renderla sconveniente per chi la mette in pratica.

Detto questo, ciò non toglie che qualcuno che proverà a fare il furbo continuando a mandare lettere minacciose ci sarà sempre, come dimostra il caso della Liberty Media, che ha proposto alle persone una multa 'preventiva' di mille dollari per evitare ogni tipo di conseguenza, nonostante non abbiano idea di chi siano i trasgressori. Bel modo di fare soldi, complimenti...

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