I più devastati del cinema prima di The Wolf of Wall Street

Dieci personaggi e parabole cinematografiche che fino a prima di The Wolf of Wall Street erano l’espressione massima del devasto da droga e alcol al cinema...

Critico e giornalista cinematografico


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The wolf of wall street (recensione) propone una delle più grandi e lunghe sequenze di droga di sempre. Dura semplicemente tutto il film (c'è una tranquilla e pacata scena di dialogo nel parco tra Jordan Belfort e zia Emma, in cui lei capisce che persino in quel momento tranquillo Jordan è comunque drogatissimo), raggiungendo livelli di depravazione e devasto umano inediti al cinema.

La storia della messa in scena della rovina personale inizia con l’alcol e inizia in America (se avete visto la serie tv Mad Men intuite subito il perchè) per prendere la piega delle droghe solo negli anni ‘70, arrivando a mostrare momenti forti, duri e pesanti solo negli ‘80, quando il mondo dell’eccitazione e degli stati alterati indotti dalle sostanze chimiche e naturali non è più un modo di spalancare le porte della percezione ma la più becera delle dipendenze.

Ecco perchè nel ripassare i 10 personaggi più devastati della storia del cinema troverete poco cinema di prima degli anni ‘70, molto post ‘80 e tantissimo contemporaneo. Più andiamo avanti più si alza lo standard di cosa sia rappresentabile, di quanto si possa colpire nello stomaco lo spettatore e per quanto tempo.

Lungi dall’essere solo bigotta reprimenda, la messa in scena dei “rovinati” è spesso una maniera per guardare in un abisso e altre volte il modo più efficace e potente di mostrare la disperazione individuale. A voi capire dove e come le due si differenziano.

  • 10. L’uomo dal braccio d’oro
    Uno dei suoi ruoli più famosi di Frank Sinatra è un alcolizzato la cui vita è rovinata dal vizio, protagonista di diverse scene, all’epoca molto forti, in cui la dipendenza lo vincola fisicamente. Lo si vede chiaramente da 1.21.15 in poi.

 

 

  • 9. Un dollaro d’onore
    E’ uno dei più grandi film d’assedio di tutti i tempi (Distretto 13 di Carpenter ne è una sorta di remake moderno, ma tutti si sono ispirati a lui) e ha al centro l’idea di amicizia tra uno sceriffo, un vecchio e un ragazzo con un serio problema d’alcol che viene ripetutamente umiliato per questo, disposto a frugare nella sputacchiera per prendere il dollaro con il quale comprare altro alcol.

 

  • 8. Taking Woodstock
    Il film di transizione di Ang Lee prende di petto il punto più alto dell’era delle droghe lisergiche, a suo modo un caposaldo del cinema dei trip.

  • 7. Project X
    Alcol, droga, ragazze e l’esigenza sfrenata di fare festa senza un perchè, contro tutto e contro tutti, completamente distrutti. Martoriarsi non solo le cellule cerebrali ma ad un certo punto anche il fisico.

  • 6. Scarface
    La deriva di Tony Montana dopo l’uccisione della sua stessa sorella passa per una montagna di cocaina, un delirio di onnipotenza alimentato da un fiume di droga che lo fa rimanere in piedi anche dopo essere stato crivellato di pallottole

  • 5. Paura e delirio a Las Vegas
    Ci voleva Terry Gilliam e la sua fantasia malatissima per mettere in scena le parole di Hunter Thompson, uno dei più grandi ed efficaci resoconti della follia allucinata delle droghe in due esseri umani. Un vero lunghissimo viaggio nel devasto attraverso tutte le sostanza. Etere incluso.

  • 4. Trainspotting
    Del resto era pensato apposta, apposta per mostrare gli altissimi e i bassissimi dell’eroina, esaltarla con le parole “Prende il miglior orgasmo della vostra vita, moltiplicatelo per mille e ancora non sarete vicini” e condannarla con le immagini tra le più dure degli anni ‘90.

  • 3. Al di là della vita
    Di nuovo Scorsese, in coppia con l’altro re dei rovinati: Paul Schrader. Due che nell’abisso ci sono stati, e non gli è piaciuto.
    Nel film non c’è molto accenno a sostanza allucinanti, psicotrope, alcoliche o altro ma è evidente che il paramedico di Nicolas Cage, in astinenza da salvataggi è in realtà sventrato dalle droghe, non capisce nulla e vive di semiallucinazioni, in uno stato costantemente alterato che gli fa percepire la realtà con i colori e le luci esagerate che Robert Richardson elabora per Martin Scorsese.

  • 2. Il cattivo tenente
    E’ tutta una spirale. Il tenente del titolo scommette, beve e si droga, ruba sulle scene del crimine e abusa di tutto il potere di cui può abusare, ma quando vede una suora che dopo essere stata violentata perdona i suoi aggressori non capisce più niente. I suoi ancestrali ricordi di un’educazione cattolica lavorano dentro di lui, e più va giù nel baratro della disperazione più si eleva spiritualmente, fino a che completamente sfatto e derelitto, ormai polverizzato da un sentimento interiore che ha cercato di soffocare con una valanga di stupefacenti, in una Chiesa ha la più clamorosa delle allucinazioni. Indimenticabile.

  • 1. Dumbo
    Se vuoi davvero devastarti come si deve, quello che ci vuole è una serata con Dumbo.

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