I Love Shopping in testa in Italia

Ottimo esordio nel nostro Paese per I Love Shopping, che conquista la vetta subito davanti a Benjamin Button. Mezzo flop per Iago, flop intero per Giulia non esce la sera, ottimi dati per il premio Oscar The Millionaire...

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Decisamente, quando si parla di moda l'Italia drizza le orecchie. Se già Sex and the City era andato meglio delle più rosee aspettative, I Love Shopping (che in America ha avuto risultati non eccezionali) parte benissimo nel primo weekend nel nostro Paese, con 1,6 milioni guadagnati e la migliore media per sala in classifica. Subito dietro, Il curioso caso di Benjamin Button, che continua a reggere bene (con un calo inferiore al 40%) e raccoglie quasi 1,5 milioni, per un totale di 9 milioni. Decisamente, un titolo che è piaciuto molto al pubblico nostrano e che dovrebbe arrivare agli 11 milioni definitivi.

Non vanno bene invece i due titoli tricolori. Iago raggiunge il terzo posto con poco meno di un milione di euro, ma solo in virtù di un notevole numero di sale (vicino alle 400), come dimostrato dalla media per schermo, a stento tra le prime dieci. Decisamente un flop (senza se e senza ma) Giulia non esce la sera, nono con meno di 350.000 euro incassati e una pessima media per schermo, che fa pensare che anche il misero milione totale sia un obiettivo difficile da raggiungere.

Ottimo dato invece per Il mai nato, che esordisce al quarto posto con quasi 800.000 euro e la seconda miglior media. A dimostrazione che in Italia gli horror, se ben promossi, i soldi li fanno (quasi) sempre. Notevole anche la quinta piazza di The Millionaire, che sfrutta la scia degli otto Oscar e conquista quasi 700.000 euro, arrivando a 4,2 totali.

Non soddisfacenti i dati degli altri esordi. Impy Superstar porta a chiedersi come mai quasi 150 schermi abbiano pensato di proporlo, considerando un incasso di meno di 120.000 euro (e una media per schermo imbarazzante). Un po' meglio (almeno rispetto alle sale in cui è uscito) L'onda, che comunque non raggiunge i 100.000 euro (e che rischia di essere tolto in fretta). La siciliana ribelle è poi il classico esempio di 'cinema di denuncia' che riempie le pagine dei giornali e svuota le sale, considerando i 63.000 euro conquistati. Discorso a parte per In the Name of the King, uscito in sole tre sale e che ha raccolto meno di 3.000 euro. Difficile a questo punto pensare di poter allargare il numero degli schermi come sperato dal distributore...

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