I giocatori di Overwatch si fondono in un unico e abominevole eroe grazie a una nuova feature sperimentale

Megazord e Voltron sono il passato; i giocatori che su Overwatch fondono i loro eroi, il futuro. Già, perché con l'aggiornamento della scorsa settimana, precisamente del 21 maggio, Blizzard ha aggiunto su Overwatch alcune nuove funzionalità sperimentali delimitate al PTR (Regione Pubblica di Prova), con le quali alcuni giocatori, Andy Bohan su tutti, si sono sbizzarriti nel provare combo e ibridi mortali sfruttando la funzione Attach Player.

Suppure questa funzione sia disponibile solamente nel Workshop, l'idea di Bohan di assemblare vari eroi, ricordando da vicino i già citati Magazord e Voltron, è tanto semplice quanto brillante: oltre a richiedere una certa coordinazione tra i giocatori, soprattutto nel movimento, lo spunto della fusione potrebbe essere utilizzato dalla stessa Blizzard per proporre un gioco di squadra del tutto rivoluzionato e rivoluzionario, che ovviamente dovrebbe essere rifinito, contestualizzato e, soprattutto, bilanciato, a differenza della proposta del Workshop.

• Leggi anche Overwatch: è cominciato l’evento Anniversario 2020, ecco tutte le nuove skin e le sfide settimanali

Certo, stiamo pur sempre parlando di fanta-Overwatch, passateci il termine, ma sarebbe certamente qualcosa di innovativo. Nel video che trovate qui sopra, in apertura alla news, potete vedere alcuni risultati di questi "golem" assemblati fondendo insieme più eroi, come i tre tank Reinhardt, Zarya e D.Va e i tre support Moira, Lúcio e Brigitte, ricreando la celebre (e odiatissima) formazione Goat in un solo corpo, con un ibrido in grado di muoversi più rapidamente, curarsi alla velocità della luce, sollevare barriere, assorbire i colpi e sparare missili. Cosa volere di più dalla vita?

Vi ricordiamo che Overwatch è già disponibile su PC, PlayStation 4, Xbox One e Nintendo Switch, che è attualmente in lavorazione un seguito, Overwatch 2, e che proprio in queste settimane sta tenendo banco l'evento Anniversario 2020.

Fonte: Kotaku