I giocatori di Fortnite spendono molto meno di prima negli acquisti in-game

Nonostante il successo di Fortnite risulti del tutto inattaccabile, i dati di vendita parlano chiaro: i giocatori fanno meno acquisti in-game di prima

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Nonostante il single player di Fortnite sia un prodotto tutt'altro che da trascurare, non vi è dubbio alcuno che parte del successo ricevuto dal titolo Epic Games sia dovuto alla sua natura gratuita della modalità Battle Royale. È altrettanto certo che, ormai da diverso tempo, gran parte dei giocatori di Fortnite siano disposti a spendere i propri soldi per effettuare acquisti in-game, che siano essi legati a "semplici" nuovi balletti o a speciali skin presenti in edizione limitata sugli store digitali del gioco.

Sembra, però, che oggi le cose non vadano bene come un tempo.

Dall'inizio del 2019, infatti, non sono bastate le versioni PC, console e mobile di Fortnite per superare il muro dei 100 milioni di dollari, cifra facilmente raggiunta lo scorso anno. Sia chiaro: Fortnite continua a vendere a pacchi, come dimostra la classifica dei dati di vendita inglesi, che vede il Darkfire Bundle (Fuoco Oscuro, in italiano) al settimo posto tra i giochi più acquistati della settimana. Per farvi capire la potenza economica del titolo Epic Games, lo scorso mese ben l'8% dei giocatori hanno speso dei loro soldi per effettuare acquisti nel gioco, al contrario di titoli come Destiny 2, FIFA 20 e Madden NFL, che presentano percentuali non superiori al 2%.

Secondo Superdata, sito di ricerca dedicato ai dati di vendita del mercato videoludico, "il 51% dei giocatori non ha speso soldi nei contenuti aggiuntivi dell'ultimo mese, nonostante importanti release di giochi caratterizzati dalla presenza di microtransazioni". Sembra, infatti, che per catturare l'attenzione di coloro che non spendono in acquisti in-game sia necessario trovare metodi differenti di avvicinamento, per evitare la stagnazione di un metodo di guadagno che, per alcune software house, risulta a dir poco fondamentale per sopravvivere. Superdata, infatti, suggerisce che "gli sviluppatori devono cercare e identificare l'approccio migliore per convertire i giocatori normali in giocatori paganti, cercando di riguadagnarne la fiducia, persa in seguito all'utilizzo di modelli di microtransazioni mal implementati".

E voi cosa ne pensate degli acquisti in-game? Siete disposti a spenderci dei soldi, oppure pensate che si tratti di un elemento ludico abbastanza trascurabile?

Fonte: Vg247

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